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Aggiornato: 3 maggio 2025
«Unico freno alla esplosione della completa anarchia rimane il terrore dell'ignoto e, diciamolo pure, quella provvidenziale dissidenza di partiti, che noi abbiamo abilmente e con ogni mezzo mantenuta. Ma allorquando una delle tante sette politico-sociali-religiose che fremono nelle viscere corrose della Unione, riuscir
Su me ricada il coperchio della mia tomba, e mi fracassi il cranio, dove ardono e si consumano d'amore le Notti d'estate, crepitanti di Stelle... le belle Notti, spossate da onanismi implacabili, in cui le Stelle s'affaccian nostalgiche agli orli delle nubi... le lente Notti divorate dall'insonnia delle Stelle... le Notti impazienti, corrose da oscuri rimorsi, le Notti in cui palpitano le costellazioni, veementi e calde sulle nostre guance come arterie che pulsino frequenti... tutte, tutte le Notti velenose che uccisero i poeti!...
Il tuo popolo come il resto dei popoli della penisola, passato sotto le verghe dello straniero, ha perduto la gloriosa impronta di grandezza che lo distingueva ai tempi di Venier e di Dandolo. Come i suoi fratelli si è intisichito d'anima e di corpo e come a loro non gli resta che la millanteria dei tempi passati. Pare impossibile! a qual punto le nazioni sono corrose dal despotismo e dal prete.
Un viaggiatore racconta aver dormito, alcuni anni sono, non lungi da Drury Lane, in una camera, il cui soffitto era di ardesie, che corrose dai colpi di vento lasciavano vedere il cielo e contare le stelle. «Il personale che frequenta questi stabilimenti è molto vario, ma si recluta specialmente fra le industrie ambulanti.
L'oratore prosegue: ....In questo recinto che il tempo corrose, ma non distrusse; fra queste mura annerite dai secoli.... Violente interruzioni: Alla questione! L'oratore, levando al cielo lo sguardo e la mano: Io veggo gli archi del Colosseo popolarsi di arcani fantasmi.... Nuovo e più violento scoppio di disapprovazione e di protesta: Alla questione! «Non volemo» prediche!
Tutta questa scena ha per centro il Velino; esso ha la natura distesa reverente ai suoi piedi, come un tappeto; il lago, le rive ridenti, i campi palentini bagnati dal Salto. Dal monte maestoso si staccano delle alture, sulle quali sorgono le antiche rocche dei Marsi, rovinate e corrose dall'edera, intere cittadelle medioevali con chiese, conventi e castelli. A destra si erge, come un'isola verde, e un tempo emergeva dalle onde del Fucino un colle roccioso, sul quale si trova la favolosa Alba Marsorum, o Fucentia, con resti di mura ciclopiche e antichi templi. In essa condusse melanconica esistenza Perseo, re della Macedonia, cui toccò la sorte di Corradino! In questa lontana Alba egli si sar
Il bimbo delle sue carni corrose dal vizio altrui, così, sur un saccone, cullava; e la materna passïone trasfigurava le parole in rose. L’ascoltavano gli usci acchiavacciati, le cieche imposte, il lastrico. E il fanale fiamma divenne, accesa a un immortale altar, ritto fra l’ombre dei peccati. Tacque la voce e ritornò il mattino, tutto bianco di neve ancor del cielo, ancora intatta.
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