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Ella giaceva nel letto, con l’esile faccia esangue, senza parlare, come fosse diventata muta; e aveva nelli occhi aperti e fissi un’espressione di stupore immemore più tosto che di dolore. Dopo quel tempo, ogni commovimento troppo vivo le produceva nei nervi una convulsione.

Queste ultime parole misero addirittura in convulsione la povera sensitiva, che si nascose il volto gridando di no, che non voleva saperne, che aveva una assoluta ripugnanza pel matrimonio, che si sentiva una gran vocazione per la vita monastica, che voleva cominciare il noviziato, subito, subito...

Ma una convulsione scosse ancora tutto quel povero corpicino sotto le lenzuola, che s'incresparono come l'acqua di un piccolo gorgo, nel quale fosse caduto un sasso. Pareva che istintivamente tentasse di alzare la bocca aperta, agitando le manine tutte grinze, colle piccole unghie diventate lunghe. Mio Dio, muore! si lasciò sfuggire Margherita chiudendo gli occhi.

Aveva voluto essere una signora, aveva abbandonato il Laner per essere una signora, e andava a finire esiliata a Bergamo, seppellita a Bergamo!... Vendere il palazzo di Milano! Vendere Casalbara! Il dolore, era ancora più forte della collera. A un tratto fu presa da un parossismo, da una convulsione terribile.

Non so cos'è.... I nervi.... è una convulsione.... balbettò il Laner vergognoso della propria debolezza. Aveva un'altra domanda che gli pesava sul cuore.... ma non osava, e intanto ne faceva molte altre che si avvicinavano a quella. E.... il direttore?... So che sta bene. L'altro giorno mi ha scritto. Per le ventimila lire è tutto a posto e lei ci può contare quando vuole.

E qui la Regina Elena si allontanava. Yole agitata da fiera convulsione stese le braccia co' pugni chiusi, e stirò la persona, levandosi su l'estreme punte dei piedi; il bianco degli occhi orribilmente dilatato non aveva più pupilla, che tutta le si era nascosta nel ciglio, solo una reticella di vene sanguigne che lo sforzo aveva fatto comparire: era sua intenzione richiamare la madre, ma il detto non potè uscire intero dalla gola ingrossata; appena con istento infinito suonò come singulto.

Cessata la convulsione dei singhiozzi, piangeva sommessamente, come una bimba oppressa dalle ingiustizie degli uomini. Sandro non si stancava dal contemplarla, e dimenticava le ingiurie, e avrebbe dato la met

Ed Enrica spasimava, si contorceva: era sopraffatta da una forte, acutissima convulsione. Il marchese Piero non aveva voluto trattenersi dal duca: e, allegando che gli urgeva tornar a casa a rivedere la moglie, e saper notizie sul grave stato di lei, si accomiatava dal cugino. Sono sicuro che avrete.... se gi

Il barone volle arrestarsi, ma non gli fu possibile; rallentò il passo e si fermò bensì per qualche istante, ma ne seguì una convulsione, un saltellare, un avvanzarsi e un retrocedere a sbalzi per modo che sembrava invasato, e gli fu gioco forza continuare la sua corsa verso il villaggio.

Mamma, mamma! ella potè gridare veramente. Questa si destò spaventata dall'accento delirante e dal soprassalto nervoso della fanciulla: con ambo le mani le toccò la testa. Scottava. Che hai, che hai, cuore mio? Tina ansava ancora nella convulsione del lungo sogno, e allora la mamma cercò la candela per accenderla. Finalmente vi riuscì.