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Aggiornato: 23 giugno 2025


Qui si ha da fare: ognuno per , Dio per tutti... Oggi all'onorevole Doce torna conto di andare a sedere fra i consiglieri provinciali, e si rivolge a Federico Masiello per riuscire... Domani Federico Masiello si rivolge all'onorevole Doce per un favore, e l'onorevole Doce glielo fa, come cosa stabilita, convenuta.

È un uomo abile, intelligente e io ho bisogno di lui, disse don Pio. Poi, mettendosi a un tratto a sedere sul letto, aggiunse con tono secco e imperioso: Io non ti domando, Camilla, quali sono i tuoi consiglieri, i dispensatori delle tue carit

Per suonar la monfrina, finchè i Consiglieri i margniffoni, le vajane, come li chiamavano, tenevan seduta?... Nessuno, nemmeno Mariano Perego avrebbe potuto assicurarlo.

La sessione essendo presso al suo sciogliersi, si dovevano leggere i processi stesi in quella sera; la qual cosa venne fatta da uno dei consiglieri del doge. Dopo si passò alla lettura delle sentenze di prigionia e di morte; in ultimo alle sottoscrizioni. Quando ad un orologio a campana suonarono due ore di notte, tutti si alzarono e uscirono l'un dopo l'altro.

Non mancarono per altro le allusioni ai diritti del Portogallo, che potevano essere stati offesi da quel viaggio di scoperta, e l’almirante dovette penar molto a persuadere il re Giovanni e i suoi consiglieri che le conquiste portoghesi non erano punto in questione. Quelle, del resto, erano faccende da potersi trattare direttamente fra la Corte di Portogallo e la Corte di Spagna.

Nessuno dei consiglieri e nessuno forse degli azionisti, di quelli almeno che avrebbero potuto farsi valere, esigere davvero la luce.

Chi può credere, a guardarla, che lo sappia che ottocent'anni siano passati e che io, seduto alla finestra non possa essere davvero Enrico IV che guarda la luna, come un pover'uomo qualunque? Ma guardate, guardate che magnifico quadro notturno: l'Imperatore tra i suoi fidi consiglieri... Non ci provate gusto? Eh, capisci? A sapere che non era vero... Enrico IV. Vero, che cosa?

Adesso, la questione vitale, palpitante, come diceva l'Omnibus, era una sola: la Giunta e i moderati volevano restare al potere; i progressisti, invece, volevano rovesciarli, per mettersi al loro posto. Erano tutti in piedi! giù i consiglieri negli stalli, e su, in alto, i curiosi delle tribune. Prospero Anatolio soltanto rimaneva seduto: era commosso, gli tremavano le gambe.

Il giorno 10 dicembre, domenica, all'uscire dalla messa, nella piazza della chiesa si formò una dimostrazione al grido: Abbasso le tasse e il Municipio, quindi alcuni socî del Fascio andarono dal sindaco per cercare di comporre la faccenda e lo trovarono dinanzi la porta di casa sua; alla richiesta dei dimostranti egli rispose che non ci avevo colpa, che se ne lavava le mani, che la colpa era tutta dei consiglieri e che potevano fare il diavolo a quattro, lui non si sarebbe disturbato per questo.

Poi andò diritto dal Fontanella; lo trasse in disparte, presso la finestra, e gli parlò sottovoce. Andiamo male. Dei consiglieri, i nemici, i rompiscatole sono qui tutti. È certo che verr

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