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Aggiornato: 2 giugno 2025
Poveri uomini con giacche di lana di capra, il berretto frigio in mano, aspettavano confusi, timorosi e curiosi il grande uomo, che aveva conquistato il mondo e regalato paesi e corone, come altri sovrani regalano anelli e decorazioni, e lo attendevano come loro sovrano, come principe dell'Elba. Una banda musicale suonava una nenia pastorale.
Il naturalista filosofo si fermò, aspettando qualche nuova obbiezione da combattere; ma la signora Luisa era rimasta muta. I concetti che egli aveva svolti le giravano confusi per la mente, come una musica nuova di cui non s'è anco potuto cogliere il senso melodico. Dunque, proseguì egli, a mo' di perorazione far
Per tutto il giardino confusi al fragore del vento si udivano gridi di contumelia, e terribili minacce. La voce stridula del Conte Cènci, come l'uccello di sinistro augurio, strillava continua: Carne!... carne!... scannatelo come un cane...
I servi rimasero muti e confusi; nessuno si movea. Dorotea parlò di un'altra porta che dalla galleria dello scalone metteva nell'anticamera del salotto, ed era per conseguenza assai più vicina alla camera da letto. Il conte vi andò, ma tutti i suoi sforzi furono inutili; per cui la fece atterrare. Esso entrò pel primo; Enrico lo seguì co' più coraggiosi, e gli altri aspettarono sulla scala. Regnava in quel luogo il più cupo silenzio. Entrato nel salotto, il conte chiamò Lodovico, ma, non ricevendo risposta, aprì egli stesso, ed entrò. Il silenzio assoluto regnante col
Ella guardava dalla finestra in giardino, cercando distinguere attraverso la tenebra. I confusi moti dei due palmizii rispondevano all'urlìo più accanito del vento, al rombo più profondo del mare; v'era dunque la logica dei fenomeni e nessuna vittima umana rantolava presso la villa, come pareva.
A cui natura non lo volle dire Nol dirian mille Ateni e mille Rome. Per fortuna, mastro Zanobi non era un osservatore di quei tali, e a lui la spigliata sollecitudine del fidanzato poteva e doveva parere tutt'altro. Non siete scontento di noi? gli chiese in un momento che potè averlo in disparte. Siamo povera gente, messere, e ancora tutti confusi dal grande onore che ci fate.
Allora il frate con tono supplichevole, Sono tutti furfanti e assassini quelli che chiudete nelle vostre prigioni? E con loro confusi non gemono forse altri, non dirò rei, ma accusati di trame contro la vostra autorit
Con tali pensieri m'addormentai verso il mattino; all'ora che il crepuscolo apporta un po' di calma a chi ha passato la notte agitata. Dapprima divagai in sonni confusi, poi mi parve di vedere chiaramente la contessa Savina ad una finestra bassa d'un palazzo in una strada deserta. Io la contemplavo assorto in estasi, quando mi fe' cenno d'avvicinarmi.
I colori, bianco e nero, valevano più poco sulla fine del Quattrocento; anzi, non valevano più affatto come tinta politica di ghibellini e di guelfi. C'erano bianchi e neri tra i nobili; bianchi e neri tra i mercanti e gli artefici, confusi oramai nella denominazione di popolari; ma i nomi di bianchi e di neri significavano piuttosto un certo numero di famiglie gi
Cerchiamo intanto; di solito, smaglianti ritratti dell'uomo amato si mettono nelle ultime carte, confusi fra una signora grinzosa, un parente lontano, od altre persone di minor conto, per modo che non risaltino agli occhi del riguardante curioso. Sfogliò il libro con molta cura; vide persone note, ma nessuna figura d'uomo gli parve colorire il concetto ch'egli s'era formato.
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