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E la lasciate laggiù sola, alla Madonna? Pietro mi guardò, poi si guardarono l'un l'altro, lui, la nonna e la cognata un po' confusi. Non capivano cosa pretendessi. Quando torner

E poi, che bisogno avrebbero avuto di manifestarsi i loro pensieri a vicenda? Un linguaggio più tenero e più efficace parlavano quelle labbra ardenti, quegli occhi confusi di volutt

In queste pagine povere e modeste, si seguono, in folla, uomini ed episodi, confusi nella nebbia del tempo e delle vicende, vivi, però, nel cuore di quanti parteciparono alle epiche lotte della italica rivendicazione.

Sentivo dentro di me un bollore di sensazioni diverse, mille desiderii confusi, aspirazioni e bisogni contrari, e dovevo rinunziare ad ogni cosa. Amori sublimi ed eterei.... amplessi positivi e terreni, idealismo e realismo.... contessa e mugnaia, tutto m'era interdetto.

Ora, in questo periodo che diremo, per intenderci, franco-olandese, si precisano meglio il cómpito e gli scopi della filologia, rimasti nel periodo umanistico un po' indeterminati e confusi. Gli umanisti italiani, nel loro sconfinato entusiasmo, avevano voluto quasi cancellare il torbido periodo dell'et

Come crescono i vènti de la terra, più gravi li odori e più soavi e più sottili e ardenti salgon da' vasti legni carchi di spezie rare. E ne l'alba lunare a noi s'aprono i regni meravigliosi, i liti cari a 'l Sole, ove amando vivono e poetando uomini forti e miti. Da 'l soffio a l'aria effusi per lunghe onde i profumi, come celesti fiumi in un solo confusi,

22 Il valor di ciascun meglio si puote veder così, che se fosser confusi: chi sia degno di premio e chi di note, appare inanzi a mill'occhi non chiusi. Torri di legno trannosi con ruote, e gli elefanti altre ne portano usi, che su lor dossi così in alto vanno, che i merli sotto a molto spazio stanno.

Si resta nello stesso tempo meravigliati, stizziti, confusi e esilarati; che so io? incerti fra l'applauso e la scrollata di spalle, fra l'ammirazione e la delusione; in una di quelle incertezze in cui, per solito, dopo aver lungamente meditato, si prende la risoluzione di accendere il sigaro.

Ma veramente egli non sapeva come avrebbe potuto rifarsi; mille pensieri gli turbinavano confusi pel capo; il sangue gli gonfiava le vene pel collo toroso, e gli martellava alle tempie.

E qui, nelle notti scure e rigide d’inverno, quando il vento vi fischia sinistro, par di sentire come cupi gemiti di sepolti vivi e strida orribili di torturati e mormorii confusi ed imprecazioni feroci di giocatori al Lotto, interrotte dal monotono battere dell’immenso orologio, nel quale il poeta Meli ravvisò la grandezza dell’occhio di Polifemo.