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Aggiornato: 15 giugno 2025


Erano una devota scuola, fondata in Santa Marta dei Disciplini alla Romana, come chiamavasi un oratorio, che poi fu ridotto in una delle meglio architettate chiese di Milano. Di questa scuola che poi fu trasferita in San Giovanni alle Case rotte, era principale istituto il confortare i giustiziati e suffragarli.

Pure non una di queste monete così famigliari oramai all'intelletto di Eugenio era uscita dalle saccoccie di Nababbo o di Creso a confortare colla riconoscenza la paziente meditazione del povero artista.

E se lei crede, posso confortare prete Barnaba. Giusto era sicuro che il suo permesso era inutile, e perciò lo diede subito. In premio di questa amabilit

La signora Chiara levò pietosamente gli occhi al cielo, accarezzando il capo della povera giovane: Potrei essere vostra madre! le susurrò con dolcezza all'orecchio. E dicono che l'affetto delle madri è quello che sa confortare i più grandi dolori. Gli occhi di Loreta s'illuminarono di una luce di letizia: Come siete buona, signora! E come sento di amarvi!...

Lalla non si mostrò mai tanto assennata come in quella sera, e riuscì a confortare l'innamorato con buone ragioni. Gi

Ma allora, riprese, se questa donna v'amava e non si credeva libera; se da una parte voleva e non poteva dall'altra infrangere un legame divenuto increscioso; se il nuovo amore nel quale riponeva la sola ragione di vivere le era vietato dagli scrupoli morali, l'argomento da voi addotto per confortare l'accusa non si ritorce contro di essa?

E rise per confortare Emilia, la quale giungeva in quel punto. Ma la donna era impallidita, alla rapida scena; non di paura; per un altro sentimento confuso, per un morso al cuore; e più da quel sentimento non mai avvertito innanzi, era turbata, che non dal fatto d'aver visto Roberta fra le braccia di Cesare.

Questi erano i secondi amplessi di que' due infelici, destinati a confortare nella travagliata loro vita con le apparenze di un bene, che non dovevano godere, la mole dei tormenti che dovevano sopportare. Miseri! che dopo tanti giorni di lontananza non potevano, sapevano favellarsi che per via di singulti, e consolarsi che colle lacrime sole. Stavano abbracciati; l'amore li blandiva con le lusinghe della volutt

La poveretta non gli parlava, soltanto gli scriveva: e ogni dieci o dodici lettere di lei, egli rispondeva, per dimostrarle che quell'amore doveva morire. Maria desiderava queste lettere come la benedizione del cielo, ma quando gliene consegnavano una, non osava di aprirla, immaginava tutto il suo straziante contenuto. Mario Felice mancava agli appuntamenti: poi, partì. Ella cadde gravemente inferma: egli ritornò, ma non potette assisterla, non gli era permesso di andare in casa di lei. Le mandava un comune amico, che non ignorava il loro segreto: e questo amico le diceva quelle vaghe parole di consolazione, che dovrebbero confortare chi ha fatto una perdita irreparabile. Nella convalescenza, ella scrisse a Mario Felice, tristamente, delle lettere piene di lagrime: ed egli le rispose con molta tenerezza, senza una parola di amore, ma con tenerezza, con molta tenerezza, che si sarebbero riveduti, l

Quel buon amico com'ebbe udita ogni cosa, fu tanta la maraviglia e lo spavento di che fu colpito, che in vece di trovar modo a confortare il povero Alberigo, gli fe' sentire com'era grave, più grave ancora di quello che egli medesimo potesse pensare, lo Stato in che si trovava.

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