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Aggiornato: 11 giugno 2025


«....Il romanzo del Valcarenghi sintetizza in modo chiaro e semplice quello cui pochi hanno accennato appena, e che infine è nella coscienza di molti. Neera, Gerolamo Rovetta, Antonio Fogazzaro, Bruno Sperani, Filippo Turati, Memini non hanno potuto leggere le Confessioni di Andrea, senza provare una commozione profonda.

Parve dunque miglior consiglio porre lo mani addosso al Basabelletta; poco interesse aveva costui a tacere: e la corda gli strapperebbe quante confessioni bastassero per procedere, non importa se giustamente, ma legalmente, contro degli altri che più stavano a cuore.

«Perchè mi avrebbero badato? Che cosa importava alla gente di quel che io pensavo o sentivo? Erano cose insignificanti, puerili, senza fondamento e senza valore. Puerili in stesse, e non perchè concepite da un ragazzo. Quando fui molto più inoltrato negli anni, lo stesso sentimento persisteva. Meno espansivo io ero, più confidenze ricevevo. Non facevo che ascoltare, attentamente, religiosamente. L'importanza che negavo alle cose mie, la trovavo nelle altrui. Chi aveva una speranza da formulare, una gioia da espandere, un dolore da alleviare, se ne veniva da me. Mi chiamavano la spugna. M'imbevevo di confessioni. Ero credulo. Quelle speranze, quelle gioie, quegli stessi dolori li invidiavo, e la mia piccolezza, la mediocrit

Dite per ora: la presidenza venne ad interrogarvi, voi faceste delle confessioni, ma non voleste dichiarar tutto: rimandaste il resto alla pubblica discussione. Ciò non prova che volevate mentire? Io ho detto che in quel momento non potevo perchè ero ammalato. Ma alle sue interrogazioni forse non ho risposto com'oggi? Intanto parlate: che cosa volevate dire?

«....Malgrado le lacune e le sovrabbondanze, le Confessioni d'Andrea sono un romanzo forte pel concetto e bello di pagine, nelle quali l'esecuzione corrisponde al concetto. «....Le Confessioni d'Andrea si leggono con profitto e con diletto dalla prima all'ultima paginaUn bel volume, in-16 L. 3. «Dopo Baci perduti: Sotto la Croce; vale a dire, dopo le scene della vita borghese, il romanzo.

La Riforma aveva risollevato il diritto medioevale dell'Impero, ma il trattato di Vestfalia, riconoscendo l'eguaglianza delle due confessioni, nell'Impero, legittimava la separazione di esso da Roma.

Eh! non sono io, Eminenza, che sospetto; ella è la calunnia, la quale non si arresta qui; ma va aggiungendo, che le confessioni spremute dal torchio di torture atrocissime non si devono attendere; e ch'era più breve farli tutti sparire, notte tempo, per entro ad un trabocchetto.

Ripetè più volte le sue confessioni ai giudici; non pronunziò una parola di rammarico o di pentimento; si vantò anzi del suo delitto; disse ch'era un nuovo Davide che aveva atterrato un nuovo Golía; dichiarò che se non avesse ancora ucciso il principe d'Orange, sarebbe stato disposto ad ucciderlo; il suo coraggio, la sua calma, il suo disprezzo della vita, la sua profonda convinzione d'aver compiuto una missione santa e di morire glorioso, sgomentò i suoi giudici; fu creduto invaso dal demonio; si fecero delle indagini; fu interrogato egli stesso; ma rispose sempre che non aveva mai avuto relazione che con Dio.

Ma dove egli adopera l'immagine poetica del prisma che confonde i falsi paradisi, non è molto scientifico; perchè col prisma non si strappano confessioni ai paradisi veri o falsi, si scompongono soltanto le luci; e quando si attiene più fedelmente alla scienza, accennando alle righe di Frauenhofer, non è molto poetico.

Sull'imbrunire, rinfrancata dalla penombra che la avvolgeva come in un velo, cominciò: Senti, Marco; debbo dirti una cosa... Ma quand'egli le alzò in viso i suoi occhioni indifferenti con un'aspettazione senza interessamento, si intimidì un'altra volta, e soggiunse fremendo: No; non posso. Vi sono delle confessioni difficili; troppo difficili, per una povera donna.

Parola Del Giorno

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