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Aggiornato: 21 maggio 2025
Eh! non sono io, Eminenza, che sospetto; ella è la calunnia, la quale non si arresta qui; ma va aggiungendo, che le confessioni spremute dal torchio di torture atrocissime non si devono attendere; e ch'era più breve farli tutti sparire, notte tempo, per entro ad un trabocchetto.
Causa vera dello scisma l'odio antico dei due popoli, impazienti entrambi di servire, entrambi cupidi di dominare; l'uno superbo dell'antica, e l'altro della nuova sede imperiale; ambedue guasti dalla vana scienza donde la presunzione, e il sofisma. Da prima a Costantinopoli prevalse Ignazio amico a Roma, poi Fozio infestissimo; da capo Ignazio galleggia con esultanza infinita di Adriano II, il quale bandisce Ignazio santo e lo imperatore Basilio scellerato omicida del suo benefattore, Michele III non ascrisse all'albo dei Santi, ma ci mancò un'ette; e così durò finchè egli visse; lui morto torna in fiore Fozio per tracollare senza riaversi più una seconda volta: ma o corte, o popolo, o Ignazio, o Fozio accordavansi tutti nel respingere il primato latino: i ministri del Papa furono vilipesi e sostenuti in carcere; la Bulgaria congiunta alla Chiesa di Bisanzio; di Spirito Santo non si parlò più; i Papi arrovellandosi ingrossano i bargigli; alla stregua inviperiscono i Greci; di contumelie un diluvio. Quando l'accetta dei Normanni si piantò diritto nel cuore della Puglia, e Roma si accordò con loro ad ungerla coll'olio santo a patto di fare a mezzo, il Patriarca Michele Cerulario greco ebbe a sgombrare da cotesta contrada; ma in partendo ammoniva il gregge ad aborrire le romane eresie; il Papa di rimbecco spedì fino a Costantinopoli i suoi legati per iscomunicare il Cerulario, i quali di fatti andarono e deposero l'anatema sopra l'altare di Santa Sofia; le formule si conoscono; oggi mettono la gente di buono umore, allora facevano drizzare i capelli; dopo coteste ingiurie atrocissime, talora, secondo la necessit
Attraversando i fertili gioghi della Toscana e della Romagna, dappertutto si erano affacciate al mio sguardo scene atrocissime, alla cui memoria la calma solenne che in quel momento mi circondava, parevami il più desiderabile d'ogni bene terreno. Poi, quale strano passaggio dalla vita dell'istrione alla vita del monaco!
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