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Aggiornato: 23 giugno 2025


I proprietarî si lamentano acremente per la gravezza delle imposte erariali, provinciali e comunali, e in parte si lamentano a torto i grandi proprietarî, che se molto pagano non possono e non devono negare che dal 1860 in poi hanno visto aumentare vistosamente i loro redditi. Il prof.

Ecco D. Domenico Caracciolo, Marchese di Villamajna. Disimpacciato dal vicereale paludamento, tende in avanti la mano in atto imperioso: espressione della sua indole autoritaria in lineamenti comunali, che mal rivelano la irrequietezza del suo pensiero. Quell’atto compendia la storia di un governo: cinque anni di scatti e di calme, di vittorie e di sconfitte, di esaltamenti e di depressioni: lotte continue tra un carattere non pieghevole a transazioni e la necessit

Secondo l'on. Nasi in Sicilia non c'era fame, vi erano minori che altrove le sofferenze economiche, il salario non era inferiore di altrove, il lavoro delle miniere di zolfo non era più duro che altrove, le amministrazioni comunali non andavano più male che altrove, il dazio sulla farina non aveva influenza prevalente ed uguale sul prezzo del pane; il governo non aveva le responsabilit

E la letteratura fino a Torquato Tasso fu uno scroscio di risa a questa dottrina, che risuonarono sin entro ai tabernacoli del santuario cattolico; dal Decamerone del Boccaccio alle Novelle di Franco Sacchetti, al Morgante del Pulci, all'Orlando dell'Ariosto, che riassume e sigilla quest'epoca luminosa del Risorgimento; e dopo quelle risa il Cattolicismo non ha più potuto parlare sul serio per gl'intelletti illuminati, imperocchè evidentemente esso aveva compiuta la sua missione sul cammino del progresso universale; e quelle risa prepararono il terreno ed affrettarono l'ora solenne della Riforma; e apostoli primi e primi martiri della Riforma furono cittadini delle gloriose repubbliche italiane: Arnaldo da Brescia, i Catari e i Paterini, e Girolamo Savonarola, che volevano ridurre la Chiesa Romana alle massime dell'Evangelio, e porre in accordo la fede colla ragione; Arnaldo da Brescia sino dai primi anni del secolo undecimo corse la penisola a propagarvi le teorie dell'avvenire che si incarnarono nelle democrazie comunali del medio evo, aiutò Crescenzio a stabilire la repubblica in Roma, dichiarò dal Campidoglio decaduto il papa dal dominio temporale, e fu bruciato vivo dal papa più tardi alla Porta del Popolo: i Catari e i Paterini formavano una grande associazione di repubblicani nel Lombardo-Veneto, e furono scannati in massa dal papa; Gerolamo Savonarola era capo della democrazia pura in Firenze, al letto di morte di Lorenzo il Magnifico gli rifiutò la assoluzione perchè non volle restituire la libert

Previdi nella prima edizione che immediatamente si sarebbe avuto aumento di malandrinaggio e di odio fra le classi sociali sottolineate da qualche schiopettata per vendetta, aumento di miseria fra i lavoratori e di dissesto nelle finanze comunali; e sinora le tristi previsioni si sono avverate.

«Quanto al modo in cui la classe dei galantuomini si vale delle amministrazioni comunali a suo profitto, ed a danno della classe dei contadini, basterebbe esaminare Comune per Comune i ruoli delle imposte per averne qualche idea. Così noi troveremo generalmente imposta in modo gravissimo la tassa sulle bestie da tiro e da soma, ossia principalmente sui muli e sui cavalli, che sono la propriet

E cento domande, e cento racconti del fatto, ed esclamazioni di dolore, di stupore, e parole di conforto, e supposizioni, e commenti d'ogni genere. Quelli che rappresentavano il partito contrario negli affari comunali avevano il miele in bocca, e il rasoio a cintola. L'avevano preveduto, bisbigliavano tra di loro con un vivo compiacimento interno, un giorno o l'altro doveva finire così.

Ma dato che si arrivi comunque allo spezzamento del latifondo e alla costituzione di numerosi piccoli proprietarî rurali, cura somma dello statista dovrebbe essere quella di saper conservare; poichè si sa che i piccoli proprietarî sorti dal censimento dei beni dell'asse ecclesiastico e dalla quotizzazione di alcuni demanî comunali sono nella massima parte scomparsi: i loro campicelli furono inghiottiti dall'antico latifondo limitrofo o servirono a costituire qualcuno nuovo.

Partenza per Gallossio. C'è un'ora di salita in montagna; strada comunale obbligatoria e infame, che percorriamo dentro un omnibus tutto sgangherato, che con le sue scosse mi fa galleggiare lo stomaco. Il sindaco di Gallossio mi parla di focatico, di sovrimposta e mi sputa in faccia. A momenti lo strozzo. Siamo alle prime case del comune, e una salva di quaranta mortaretti spaventa i cavalli. Non è per paura, ma preferisco andare a piedi. L'arciprete ci aspetta sulla piazza, in mezzo a uno sciame di monelli cenciosi e di consiglieri comunali, che paiono assassini di strada. Distribuisco un centinaio di strette di mano con sorrisi analoghi. L'arciprete mi fa visitare la parrocchia e pretende che sia una costruzione del 1200. Finalmente si va in tavola. Mi fanno mangiare sei piatti, uno più osceno dell'altro. L'arciprete mi costringe a bere otto qualit

Ad Alcamo in agosto la popolazione protesta con una pacifica dimostrazione contro i dazî comunali. C'era un Fascio, ma diretto da persona intelligente il farmacista Fazio. Il Fascio prevede che su di esso, malvisto com'era dalle autorit

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