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Aggiornato: 13 giugno 2025


Cercano forse di me? Lo credo, perchè hanno domandato la via di Querciola. L'uomo che è venuto ad avvertirmi in fretta mi dice che all'aria gli sembrano due impiegati del governo ducale. Due commissarii! Troppo onore; borbottò Gino. E come ne sei stato avvertito? Prevedevo la visita, rispose Aminta, ed ho stabilito il mio servizio di esplorazione. Grazie, mio buon amico e fratello!

Poichè tutta l'armata si fu congiunta in Como, raccoltisi i Commissarii nel palazzo del Governatore, chiamarono quivi a conferenza il Gonzaga e gli altri principali Capitani per deliberare in pieno consiglio del modo da tenersi nella distribuzione di quell'esercito, onde far seguire un assalto generale contro le forze del Medici, perchè si voleva annichilirlo, o sloggiarlo per lo meno da tutti i luoghi che possedeva. In quell'unione d'uomini periti nell'arte della guerra per essere tutti o condottieri d'armati o sovrintendenti agli eserciti, molti e discordi essere dovevano i pareri in quella bisogna. Varii infatti furono i progetti ed i piani di battaglia che vennero quivi proposti e discussi talora con moderate, ma più spesso con caldissime parole. Coloro che non s'erano trovati mai a giornata campale contro Gian Giacomo, siccome il Commissario spagnuolo e molti de' Capitani di recente venuti in queste terre d'Italia, opinavano che vincere e disperdere quel branco di banditi, di cui esso era capo, fosse facile e certa impresa per tanti e agguerriti armigeri, quanti erano quelli che si stavano in allora col

In fondo, poi, non gli era capitato a Querciola il peggiore dei commissarii possibili. Un altro arnese della sospettosa polizia ducale avrebbe potuto spingere più avanti le indagini: voler vedere tutta la casa, per esempio, scoprire nella stalla un bel baio ancora sellato e domandare dove mai il conte Gino avesse preso in affitto quel generoso cornipede. Per fortuna sua, il signor commissario non era stato troppo curioso; era anche un dilettante di musica, un suonatore di violoncello a ore avanzate, e i cultori delle arti hanno sempre un lato buono, moralmente parlando, anche se quel lato è artisticamente il cattivo. Ma forse, a proposito di musica, si poteva sospettare che il signor commissario fosse stato un pochino malizioso. Con troppa compiacenza aveva data la sua notizia teatrale! E non era da supporre che conoscesse le relazioni del conte Gino Malatesti con la marchesa Polissena Baldovini? Forse no, e il caso ci aveva avuta la parte sua, come in tante cose di questo mondo. La citt

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