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Aggiornato: 14 giugno 2025


Alla parete opposta del camino un letto con coltre di damasco in seta, articolo di lusso, che si consente anche il povero nelle Sicilie.

Madlen era inginocchiata sul letto e stava per entrare sotto la coltre. Le risposi:

Presto.... intanto che è caldo! dice l'altro facendo l'atto di rimuovere la coltre. Ma vedendo che io do di mano al candelliere e minaccio, s'egli osa ancora avanzarsi, di gettarglielo in viso, Gianbarba si arresta, mi guarda con occhio inebetito di stupore e poi dice con tono quasi supplichevole: «la si fidi di me, signor padrone! ci ho della pratica il signor pretore, al quale applicavo tutte le sere il benefizio, non ebbe mai a lagnarsi della mia abilit

Alla mattina, svegliati tra il e il no, in mezzo al pacifico sbadiglio consueto si risovvengono del tramestio, della furia schiamazzante di jer sera; se ne vanno lentamente rivocando alla memoria le ragioni, i successi: traggono il capo di sotto la coltre; Come? gi

<<Omai convien che tu cosi` ti spoltre>>, disse 'l maestro; <<che', seggendo in piuma, in fama non si vien, ne' sotto coltre; sanza la qual chi sua vita consuma, cotal vestigio in terra di se' lascia, qual fummo in aere e in acqua la schiuma. E pero` leva su`: vinci l'ambascia con l'animo che vince ogne battaglia, se col suo grave corpo non s'accascia.

Sulla coltre, da una parte posava il crocifisso; dall'altra la spada, che da anni ed anni lasciava appesa nella corrosa e ammuffita guaina a lato del capezzale, e che venuto alla sua estrema giornata volle tenersi più vicina, come l'ultima memoria della passata vita. Stavano alla destra del letto, inginocchiate sul nudo terreno, alcune donne.

Poi disse ancora, colla sua bella bocca umida, un «No...» prolungato e opaco, il quale inoltre mancava d’ogni ragione palese. Aveva il sapore d’un frutto maturo e caldo, un sapore di mela tolta via dal sole. Rovesciata su la coltre, quasi felice di sentirsi, dopo trentasette giorni, supina, mi carezzava i capelli con le sue mani profumate, con le sue dita pesanti e calme.

Cercai il letto, tastai la fredda coltre, mi vi gettai sopra, bocconi. Il silenzio era alto. La fruttivendola, una storpia, addormentava il suo piccolo giù, nel vico, con una cantilena lamentosa. Nascosi la faccia nelli origlieri. E a un tratto mi misi a singhiozzare, convulsamente. La buona sera alla compagnia! Mi volsi.

Il prete s'accorse, mentre il cencioso ubbriaco gli passava a fianco, che quella lacera coltre da lui trascinata dietro involgeva una creaturina appena nata; la quale, soffogata forse dal paterno braccio che forte la serrava, mise allora un vagito.

Tu i detti miei non senti Forse!... per ritrovarti io son venuta, Ma la pallida coltre è diaccia e muta A le lacrime ardenti!...

Parola Del Giorno

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