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Le eleganti camerette del secondo piano poi, non venivano occupati che da qualche coppia amante desiosa d'abbandonarsi alla dolcezze d'intimi colloqui lontana dai rumori, dal mondo e da ogni sguardo indiscreto; oppure qualche faccia sinistra che aveva i suoi giusti motivi per isfuggire il consorzio degli uomini.

La sua voce di solito velata, nella lentezza dolce degli intimi colloqui aveva seduzioni tenere, occulte, e quando si levava il pince-nez, gli occhi bigi, un po' loschi e stanchi dietro le lenti, si ravvivavano di un lampo di luce, e avevano bagliori e carezze misteriose. Anche per Evelina, come per Nora, l'unico pensiero era di andarsene da quella casa e di "mettersi a posto".

L'idea che si discuteva spesso tra' più fidi, nelle conversazioni della duchessa, era quella di un'Italia unita, o sotto un re, o a repubblica: e c'era perfino fra quei gentiluomini, e fra' non meno sapienti, chi vagheggiava una gran repubblica federale. Il principe partecipava sempre a que' colloqui.

Mi raccontava che era del tempo sciupato. L'Irlanda aveva altro da fare che occuparsi dei calzoni di O'Brien! A mano a mano che si avvicinavano alla decisione della Cassazione, i colloqui si succedevano ai colloqui in un modo straordinario. Erano parenti, amici, compagni di lavoro che andavano al Cellulare come in processione. Pei condannati, era uno strazio.

Giovanni ed Alfredo di ritorno alla corvetta erano mesti e malinconici. I colloqui che avevano sentito lor laceravano l'anima e toglievano un gran velo dalla loro mente. Quando furono soli, Giovanni, tratto un sospiro, sclamò: O Alfredo! sarebbe mai possibile che del più santo dei nomi volessero farsi schermo e tradire migliaia d'uomini, Alfredo....? questa plebe sarebbe mai indegna di esser salvata? ma no; sebbene questo giorno noi abbiamo udito dire bestemmie intorno al più santo dei desiderii, io preferisco star nell'errore anzichè conoscere una terribile verit

La Kuliscioff, che Turati vedeva spesso nella stanza dei colloqui speciali, era determinata a sostenere una battaglia in favore dell'abito del condannato politico. Essa aveva gi

E fu in grazia sua se il signor Angelo potè ripresentarsi al suo padre senza farlo montare in furore.... La giovinetta un po' colle buone, un po' colle brusche, come si usa coi ragazzi, sapeva ridurlo docile come un agnello; tutte le volte che il figlio si presentava, era lei la sua introduttrice e assisteva a tutti i loro colloqui.

Il che, per altro, va inteso con discrezione; imperocchè, se a lei, la più parte del giorno, quando non era vicina al suo Giacomo, pareva di non essere amata in quella guisa che pure avrebbe voluto e che sentiva di meritare, in altr'ora i segreti colloqui, i giuramenti e gli ardori di Giacomo, aveano potere di ridarle la speranza e la vita.

Strana e dolorosa ironia, finchè Egli mi era vicino e fedele non mi ero accorta di amarlo; ora, ora divampava l'incendio, ora che lo perdevo! Un acuto martirio diventarono da allora in poi i nostri colloqui, dove al simpatico abbandono subentrava la diffidenza e l'osservazione continua.

Potei credere per un istante di essere tornata ai dolci e profondi colloqui di un tempo. A un tratto Egli esclamò: Non conoscete la vita, non sapete nulla, non comprendete nulla. Ohimè feci quasi involontariamente lo temo. Egli proseguì con violenza. Avete voi solamente un concetto dei diritti dell'uomo, del suo posto di fronte all'esistenza?