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Aggiornato: 2 giugno 2025
Intanto gl'insetti si svegliavano nei prunai, ed alcuni uccelli, desti nel primo sonno dalle nostre ciancie e dai nostri passi, si levavano qua e l
Ma il buco della toppa si oscura; forse qualcuno guarda... Donato si tira indietro quanto può, senza far rumore, per non esser visto; ma ode nuove ciancie, rumore di passi sul pianerottolo, giù per le scale, poi più nulla.
Basta così, costui è matto frenetico! disse l'Illustrissimo, alzandosi: non so come io abbia potuto sopportar finora le sue insensate ciancie; se volessi, potrei farlo pentire di quello che ha osato pensare, e dire.... Il veterano sogghignava alla sua volta; e, incrociate le braccia sul petto, andava picchiando colla punta del piede il terreno.
Sicuro, disse il dottor Agenore, Sicuro, ripetè Ernesta sorridendo. Queste ciancie si facevano nel salotto, dovendosi, per ordine del dottore, lasciare in pace l'infermo. Tornerò domani, disse Virginia; e siccome non mi aspettereste, anticiperò. Brava! Brava!
Una carezza fredda, un bacio di gelo, una sfuriata di ciancie sul cavallo balzano del contino, sul calesse nuovo del banchiere, sul prossimo duello, sull'ultimo spettacolo alla Scala, sulla prima ballerina, sui polsini del marchese X, che erano, diceva lui, meglio stirati de' suoi.... e quando aveva finito si addormentava col sorriso del giusto sulle labbra.... Ho resistito un pezzo; mi parve prima scipito, poi ridicolo e finalmente odioso.
Dico il vero, vivervi sempre in codesto mondo non mi sarebbe garbato punto, ma entrarvi al braccio d'un marito lungo, elegante, disinvolto e miope, attraversarlo tirandomi dietro lo strascico di velluto e cento occhiate curiose per poi uscirne e correre in una tranquilla casetta a ritrovare il micio, la gabbia dei canarini, la vesta da camera, il focolare ardente, le ciancie a quattr'occhi, l'ultimo romanzo pubblicato, la festa di ogni giorno ah! questo sì mi seduceva.
Col suo poeta Muore un raggio di Dio sopra la terra. Madre ritorna, Italia, Madre de' figli tuoi, Lascia l'amor de' fatui Ed adiposi eroi, Che di lor ciancie assordano I monti, i lidi, i piani: Dai baci onde son viscide Asciugati le mani.
CINTIA. Io non so quello che vi diciate, e io ho altri garbugli per la testa che badar alle vostre ciancie. LIDIA. O dolor che avanzi tutti gli altri, o anima, o spirito mio, perché non fuggi da questo corpo tribulato? Non vi muove dunque la data fede? CINTIA. Che fede, che fede vi diedi io mai? LIDIA. Mi desti quella fede solo per ingannarmi sotto quella fede!
Ed egli ha risposto che la sua fede non si scema per le ciancie delle donnicciuole; che ella, se sapeva alcun che di più certo intorno alla infedelt
Epistola in versi Voi franco mi garrite, altri mi mormora Dietro le spalle perchè sol di futili Novellette, di ciancie e di bazzecole O di lesti epigrammi io colmo il mignolo Giornaluccio; nè mai d'Europa ai tumidi Fati consento qualche breve pagina, Nè mi invischio gracchiando alla polemica Che oggidì più che mai ferve in Italia Fra chi in alto è salito e chi si arrampica. «Passò quel tempo.» Anch'io nelle effemeridi Da un soldo strimpellai guerra e politica, E logoro il cervello e guasto il fegato Mi ho nel vano armeggío.
Parola Del Giorno
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