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Aggiornato: 13 giugno 2025
In un momento ch'ella aveva posato il suo fascicolo chiuso sulla tavola, e vi teneva sopra la bella mano, io posai sovr'essa la mia, timidamente. Ma a quel contatto il battito del mio cuore perdette ogni misura, chinai il volto su quella mano, e vi impressi un bacio. E tutti e due eravamo ammutoliti. Giammai avevo provato una simile dolcezza. Le andavo ripetendo senza posa: Mi amate, Fulvia?
mi prese nausea grande e languore come alloraquando sorprende il male di mare: chinai la faccia, e gittai tre boccate di acqua o quattro: nè qui rimase il parossismo, chè un molesto tintinnio ingombravami le orecchie, e le arterie delle tempie picchiavano forte come martelli, e gli occhi vagavano per entro fiumane di sangue.
Io mi chinai su la sofferente. Ella aprì gli occhi e li richiuse subito. Pareva ch'ella non mi avesse veduto. Gli occhi non avevano avuto sguardo, come colpiti da cecit
Cristina mi domandò sotto voce, sbigottita: Che è accaduto, signore? Nulla, nulla. È sveglia? No, signore. Pare che dorma. Discostai le cortine, entrai adagio nell'alcova. Da prima nell'ombra non scorsi se non il biancore del guanciale. M'appressai, mi chinai. Giuliana teneva gli occhi aperti, e mi guardava fissamente. Forse indovinò al mio aspetto tutte le mie angosce; ma non parlò.
E mi chinai su di lui per fargli un bacio. Egli mi mise la mano sulla faccia, respingendola. Che hai? gli disse Fortunata su, fagli un bacetto. E soggiunse, sottovoce: Dategli un soldo. To', eccoti un soldo. Ora mi fai un bacio? Le sue piccole labbra febbricitanti toccarono lievemente le mie. Il secondo soldo scomparve con la manina in cui era stretto, sotto le coltri.
Appena terminati i divini uffici uscii. Nel ripassare nuovamente davanti alle due signore speravo di poterle vedere meglio; non fu così, perchè al momento opportuno, invece di sollevare gli occhi, fui presa da uno scrupolo bizzarro e chinai il capo affrettando il passo.
Chinai il capo sotto il peso di quella duplice rivelazione. Io m'era ingannato come marito e come amante! Come marito perchè avevo interpretate le tristezze di Gian Luigi, la sua ostinazione a non visitarci cogli altri quali corollarî d'un disegno inconfessabile, quali astuzie per goder meglio dell'intimit
Dopo tante ore d'orgasmo violento, tutto il mio essere aveva bisogno di una distensione. Credo che un grande scoppio di pianto mi avrebbe giovato: ma il nodo era durissimo. Mi fai molta pena, Tullio, disse mia madre. Vuoi che lo baci? ruppi io, fuori di me. E m'accostai alla culla, mi chinai sul bambino, lo baciai.
E qui convien ch'io questo peso porti per lei, tanto che a Dio si sodisfaccia, poi ch'io nol fe' tra vivi, qui tra morti>>. Ascoltando chinai in giu` la faccia; e un di lor, non questi che parlava, si torse sotto il peso che li 'mpaccia, e videmi e conobbemi e chiamava, tenendo li occhi con fatica fisi a me che tutto chin con loro andava.
E qui convien ch'io questo peso porti per lei, tanto che a Dio si sodisfaccia, poi ch'io nol fe' tra vivi, qui tra morti>>. Ascoltando chinai in giu` la faccia; e un di lor, non questi che parlava, si torse sotto il peso che li 'mpaccia, e videmi e conobbemi e chiamava, tenendo li occhi con fatica fisi a me che tutto chin con loro andava.
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