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Aggiornato: 8 giugno 2025
AMASIO. L'ostinazione ha cosí indurito il suo cuore contro voi, come avete indurito il cuor vostro contro gli altri. LIDIA. Amasia mia, voi usate contro me le mie ragioni e mi ferite con quelle armi con che ferisco altri. AMASIO. Lidia mia, fate conto che questa sia una lite di cui è giudice Amore: quella pietá, che voi chiedete ad altri, è chiesta a voi da altri; se non date, non riceverete.
Come vostro fratello rifiuterá la sposa, vi appresentarete col prete e la sposarete. DON FLAMINIO. Carizia che or ama don Ignazio, che l'ha legitimamente chiesta per isposa e complito con molti presenti, come s'accorgerá che per i nostri poco fedeli uffici riceverá questa macchia nel suo onore, non m'accetterá per isposo.
CINTIA. S'io l'avessi desiata per isposa, l'arei chiesta a voi o a vostro padre, la qual, come offertami da prima, so che me l'arebbe concessa, e non venir a questi modi cosí indegni. ERASTO. Dunque, ella non dice il vero? LIDIA. Io in nessuna parte ho mentito di quel che ho detto. ERASTO. Io non posso piú crederti, ché, avendomi due volte ingannato, non prestarò piú fede alle tue parole.
Quel contegno e il vederla sempre irritavano la passione di Ubaldo per Maria. Egli, dopo un anno di tentativi inutili per farsene una innamorata, avevala chiesta al vecchio pittore il quale avevagli detto: Ma prendila, prendila subito, è la più bella cosa che possiedo e sono lieto di dartela.
Fratello, gli aveva detto il padre Anacleto, perdonerete se dobbiamo lasciarvi. Abbiamo una radunanza, chiesta da quattro dei nostri compagni, per un negozio urgente, a quanto dicono essi. Voi siete novizio.... E non ci ho da entrare, non è così? aveva ribattuto il serafino. È giustissimo; fate pure. Giustissimo! fate pure!
E le afflitte, scampate appo quest'ara Dalle mondane frodi, Obbliin lor pene, celebrando a gara Di te, di Dio le lodi. Laudate Dominum in sanctis ejus. Vidi sembianti di disdegno accesi, Quando dapprima infra devoti cuori Nome sonar di Filomena intesi: E chiesta la cagion di tai rancori, Udii fremiti alzar, che così poco L'unico Ver, l'unico Iddio s'onori!
Pensavo di essere nel diritto di rinunziare alla vita che non avevo chiesta, che mi era stata imposta e che era risultata una serie di delusioni, di dolori, di inutilissimi sacrifizi.
Il suo portamento era modesto insieme e altero; la voce argentina, flebile, melodiosa. Pallida sempre, le guancie le si tingevano in vermiglio solo allorchè i robusti e bei montanari del villaggio l'occhieggiassero o le augurassero il buon dì e il felice riposo. Aveva risvegliata simpatia in tutti i vicini, e molti l'avrebbero chiesta sposa se non fosse stata sul fior degli anni rapita dal dolore!
L'aveva chiesta in moglie a mastro Cruciano, padre di lei, un giorno che, tornando da consegnare un paio di scarpe a una contadina che abitava in campagna, l'aveva incontrato solo nello stradale, dietro al suo asinello bianco, con gli arnesi da bottaio nelle bisacce.
È una lettera circolare con disperata chiesta di danari, pe' tanti bisogni, e massime per la riparazione della flotta che nella vegnente primavera, con l'aiuto di Dio, passerebbe sopra i ribelli di Sicilia. Ibid., fog, 8. Docum. Saba Malaspina, cont., pag. 417, 418, 419. Anche Ricobaldo Ferrarese, in Muratori, R. I. S., tom. IX, pag. 142 e 252. Nic.
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