United States or Austria ? Vote for the TOP Country of the Week !


Breve pertugio dentro da la Muda la qual per me ha 'l titol de la fame, e che conviene ancor ch'altrui si chiuda, m'avea mostrato per lo suo forame piu` lune gia`, quand'io feci 'l mal sonno che del futuro mi squarcio` 'l velame. Questi pareva a me maestro e donno, cacciando il lupo e lupicini al monte per che i Pisan veder Lucca non ponno.

Vago di gloria e di virtù, sprezzai Riposo ed or ne la magion paterna, E tra queste armi di cangiar bramai Caduca vita a bella fama eterna; Or ch'io mi mora, e ch'io mi campi omai Sia cura del gran Dio ch'altrui governa: Tu, ben ti prego, ad Ottoman fa fede, Ch'io non morii dando la fuga al piede.

Quasi fiamma che SERRA angusto luoco, s'avvien che per uscir via si procacci, ondeggia intorno, e par ch'il tutto abbracci, e gli è di largo van lo spazio puoco; del tuo molto valor ristretto il fuoco, pur vince di fortuna i duri impacci, e tra gli orrori, le catene e i lacci risplende , ch'altrui non sembra un giuoco.

Breve pertugio dentro da la Muda la qual per me ha 'l titol de la fame, e che conviene ancor ch'altrui si chiuda, m'avea mostrato per lo suo forame piu` lune gia`, quand'io feci 'l mal sonno che del futuro mi squarcio` 'l velame. Questi pareva a me maestro e donno, cacciando il lupo e lupicini al monte per che i Pisan veder Lucca non ponno.

Quale è donna di voi che non si pente e non rompe nel cor durezza tanta ch'altrui in vecchiezza poi suol far dolente? Rompete il ghiaccio che d'intorno ammanta i freddi petti; e di pietá s'accenda l'alma, ch'Amor vi faccia lieta e santa. Ma veggio che convien che altra via prenda; ché 'l predicar fra duri sassi e tigre non è possibil che mai frutto renda. Alme gentil, non siate al ben far pigre.

Del vecchio Capitan l'orme seconda Alfange il bel, che da le belle ciglia Spande luce vaga, e gioconda, Ch'altrui d'amare, e riverir consiglia; Pel non avea, che su le guancie asconda La fresca rosa, che fiorìa vermiglia, E d'or la fronte per lo crin splendea, Che pura e tersa, e sovra gli altri ergea.

Questo è quel lungo nel mal far soggiorno: non speri uman valor, chi uscirci vòle; ed io lo guida son ch'altrui distorno. Di che se ben sentissi, o ingrata prole, quanto ti diedi e darti anco apparecchio di questa cieca ed inornata mole, non fôra mai che per alcuno specchio di veritá lasciassi 'l vero lume, avendo al falso pronto l'orecchio.

Dissi ben io che ci saria che fare che tu voglia ora uscir de la calcina, ch'altrui non par sentir mai che l'offenda per fin che non l'ha roso in fine a l'osso. A te verrá come al villanel suole, che, per cogliere il mele ai nidi d'api, si ferma che, prima che si parta, guasto n'ha malamente gli occhi e 'l volto.

Ha forse Rodi a la pietade eterna Con lunghe colpe sue rotto il confine, Onde il sommo Signor, ch'altrui governa, Pur con giustizia or la corregge al fine. Ma, benchè l'occhio uman poco discerna L'alto giudizio e l'azïon divine, A dritta ragïon creder conviene Ch'anco l'ira di Dio sia nostro bene.

La terza, per il contrario, tutta sassosa, rigida, secca, sterile ed arenosa, Perissa fu appellata, ne la quale un eremita detto Fúlica, senza ch'altrui lo invidiasse, abitava.