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Aggiornato: 12 giugno 2025
Giunta al tavolo di pietra, sotto l'arcata, che gli ippocastani formavano, ella depose il suo cestello da lavoro e sedutasi sopra una delle seggiole rustiche, trasse di sotto a' canovacci per met
Intanto Fiola, visto che ebbe il marito addormentato nel profondo sonno della stanchezza, consegnò due lenzuoli di tela finissima alla piú fida delle sue donne, che andasse a distenderli su ’l molle letticciolo composto entro una casupola in fondo al giardino per riposarvi nel tempo piú caldo; ed essa corse a socchiudere la porta dalla quale doveva entrare l’amante. Ascoltò: nessuno. Allora dalle aiuole e dalle macchie si die’ a raccogliere le piú belle rose e strappandone i gambi riponeva le corolle e i petali freschi in un cestello che recava al braccio: anche vi metteva fragranti vainiglie e gelsomini, e quando il cestello fu colmo lo porse alla fante e le disse:
Rimasta sola in casa e date con inusata indifferenza alla Vige le disposizioni pel desinare, e ad Agnul per altre minute faccenduole domestiche, ella, come era solita a fare nei giorni in cui aveva un minor numero d'incombenze a cui attendere, prese il suo cestello da lavoro e, messovi qualche libro, uscì dal cancello che chiudeva la braida, diretta ad un boschetto fittissimo d'ippocastani, gi
Vi fu una pausa lunga, durante la quale Loredana versò l'acqua bollente nella teiera, spense il fornelletto a spirito, avanzò il cestello dei biscotti verso il suo ospite. È un bel patrimonio, riprese questi. Che cosa? domandò Loredana. Non s'era mai trovata sola col giovane, al quale sapeva di piacere, e se ne sentiva intimorita, perchè gli occhi di lui non l'abbandonavano mai.
Entro le stanze tiepide e raccolte, Nel cristal de le coppe trasparenti, Appassiscono gigli e thee morenti, E lievi gruppi di cardenie sciolte? V’è un bizzarro cestello da lavoro, Ove, tra gli aghi e tra le matassine, Un biglietto si celi intimo e fine, Un nastro azzurro, un braccialetto d’oro?...
Quando si ha davanti un cestello di frutta colmo di pesche dalla pelle morbida e rosea; di prugne verde-cupo, rotonde, sode e piene di succo; di uva dolce, facile a sgranarsi, leggiermente odorosa; di fichi dalla boccuccia rossa ed aperta, dai fianchi leggermente striati di bianco: quando si ha davanti, dico, questa meraviglia della natura, questa magnifica ricchezza della terra, ricchezza bella, buona, utile, vi è qualcuno che preferisca estasiarsi dinanzi ad un gruppo di grosse ed antipatiche dalie? qualcuno che si occupi platonicamente a sfogliare la margherita dei campi, mentre il mandorlo gli accarezza la fronte e il ciliegio si abbassa pel peso dei vividi frutti?
Io ti posseggo alfine, viva, mia e risvegliata!... Eccoti fra le mie braccia, sospesa come nel cavo d'un cestello cullantesi in silenzio sul mare... Non tremare: sono l'onde del mio cuore che ti fanno oscillare... Sei felice, mio amore?... La voce di Giulia. Oh! tutto ciò che mi viene da te sempre mi d
Manca il boy, con il suo giubbetto rosso ed il cestello di vimini per raccogliere le biglie; manca e non fa difetto, poichè, per fortuna, siamo rimasti soli, voi, Pompon ed io. Pompon, mi sono accorto, non ama i gentlemen che fanno la corte alla sua padrona; è un custode assai dignitoso del vostro malagevole onore.
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