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L'impazienza rosolava mastro Bernardo, ben più che i carboni ardenti non rosolassero il pollo. Erano ambedue seduti sul murello dell'altana, quando l'ostiere comparve dall'abbaino, col suo piatto fumante tra mani. Picchiasodo fu il primo a vederlo, Degno ostiere! gridò egli, tirando dentro una gamba, che tenea cavalcioni sul muricciuolo. Tu hai fatto le cose alla spiccia.

Lascia, lascia, gli si rivolse Bice, che aveva ripreso con lui il tu da fanciulla, adesso che quei due matrimoni avevano tutto cancellato. Vieni a giocare con me, diceva Nello pestandole gli abiti per mettersele a cavalcioni sulle ginocchia. Come vuoi giocare? Adesso, quando andremo via, ti lascio qui, lo minacciò la signora Giulia col solito vezzo delle mamme. Egli si voltò.

Ecco; entrò a dire il Bonisconti, mettendosi a cavalcioni su di una sedia rivoltata davanti a loro. -Parlo io, per farla più breve. E raccontò in modo sbrigativo l'occorso, esponendo da ultimo il bisogno di ricordare che questi gli aveva fatto servizio una sera, alla birreria di Valdocco, difendendolo da una brigata di malintenzionati, mentre era in cimberli, e per soccombere.

Dove si arriva? Che cosa vogliono? Che cosa danno? Che cosa ci si può rimettere di nervi, di cervello, di cuore? Mistero! Ludovico Francesco (risedendo a cavalcioni d'una sedia) , ma non farmi quella faccia da vittima. In tutto questo, tu non ci entri per nulla. Tu sei un uomo ammogliato e il tuo matrimonio è gi

Chi può rassegnarsi a vivere, se tale è la vita? Aporèma soltanto; egli, l’eterno filosofo, egli che preferisce il sapere al godere, egli che è entrato nel segreto del creatore, egli che vede i congegni da vicino, e ride, egli che sta beffardo a cavalcioni sull’arcobaleno e ne considera il nulla, egli che può dire all’eterno vecchio di lassù: Quanto la vostra mano dispone, Per me segreti, Sire, non ha; So quanto valgono cose e persone, E niun sul prezzo gabbo mi fa!

Roberta era a cavalcioni della bestia; per un malinteso, mancava la sella acconcia, e la giovanetta aveva bravamente inforcato la sua cavalcatura. Su, ritta: i gomiti ai fianchi; nella staffa, appena met

Poi come le vele si gonfiarono nell’aria tutte colorate in rosso e segnate di figure rudi, i sei uomini si misero a sedere e cominciarono a fumare tranquillamente. Il mozzo prese a cantarellare una canzone della patria, a cavalcioni su la prua. Disse Talamonte maggiore, gittando un lungo sprazzo di saliva su l’acqua e rimettendosi in bocca la pipa gloriosa:

Il Giuliani tirò l'uscio per modo che paresse chiuso, e andò a sedersi sul canapè dove rimase, con una gamba cavalcioni sull'altra, in atto di contemplare gli arabeschi del soffitto. Era tempo; il passo del Bello risuonava sul pavimento dell'anticamera, mentre la vecchia Rosa, o Gabrina, se più vi aggrada, richiudeva l'uscio dietro di lui.

Un barcaiuolo che trovavasi a cavalcioni della murata di poppa occupato a caricar il suo moschetto, precipitò nel fiume. Fermi tutti! urlò Daùd, vedendo che alcuni uomini correvano alle murate per cercar di pescare il compagno. È uomo morto. A te, Fathma! L'almea balzò in piedi come una tigre, colla carabina in mano, slanciandosi a poppa.

E noi che per il nostro ufficio di narratori non dobbiamo chiederne mai, ci metteremo a cavalcioni sopra un raggio di sole, come faceva il fantastico Oberon sui raggi di luna, ed entreremo per una finestra, che in quel giorno, a quell'ora, si ritrovava aperta, a ricevere i tiepidi saluti di un'aria ristoratrice.