Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 19 giugno 2025


E di essa si racconta che in una sera del Carnevale 1771, essendosi rifiutata di cantare, il Capitano di Giustizia, stimando metterla a dovere col mandarla in carcere, n’ebbe in risposta: Piuttosto piangere mi posson fare che cantare⁶⁵. ⁶⁵ Villabianca, Diario, in Bibl., v. XIX, p. 269. L’aneddoto, un po’ travisato, con un’aggiunta senza base storica, è stato riportato dal giornale L’Ora, a.

Spero di no, avevo molto vantaggio su di lei, tuttavia scommetto che sta perlustrando la strada... Se ascoltaste un mio consiglio, cangereste d'abiti. Potete procurarmene degli altri? Ve ne posso dare uno dei miei. Un travestimento da donna? Ebbene, perchè no? Siamo di carnevale: accetto. Attendete un momento: vado a prepararvi quanto può occorrervi.

Le sue corrispondenze facevano ridere, e questo fu un vero successo, per la stagione di carnevale. Quando venne la quaresima, volle che i suoi lettori facessero un poco di penitenza, e allora andò a spolverare gli antichi documenti degli archivi, e le pergamene tarlate, e si mise a parlare di storia. I suoi lettori si addormentavano col giornale in mano negli angoli dei caffè.

Allo scritto corrispondeva poi la figura; il dagherrotipo mandato dalla signorina Marianna alle Vaie recava l'immagine di una bella ragazza, alta e snella, di capel bruno, di carnagione pallidina ma sana, con due begli occhi grandi ma espressivi, come se ne vedono tanti, per fortuna sua, nella regione Emiliana. Il matrimonio si faceva tra due mesi, cioè a dire verso la fine del carnevale.

«Signorina Non ricambierò mai abbastanza il servigio che mi rendeste; tuttavia serbate per mio ricordo il piccolo dono che vi mando e rivolgete qualche volta il pensiero a Gabriele Terzi, la maschera misteriosa, alla quale deste rifugio l'ultima notte di carnevale

T'accerto che io.... Non vo' scuse; ti sgranchirò fuori io, per dinci! Vorresti farmi il pedantuzzo? aspetta alla quaresima, quando torneremo al maledetto cortile del liceo: mancano quattro a finire il carnevale; e se non l'annego in quattro solenni bevute del nostrano migliore, non chiamarmi più Bernardone. Su dunque, non fare il ritroso, o ti giuoco un brutto tiro.

Gli onesti milanesi si frammischiavano fraternamente ai forestieri, e si inebbriavano del piacere di guardarsi l'un l'altro nel bianco degli occhi ciò che costituisce l'unico, ma ineffabile divertimento di questo celebre Carnevale.

Era l'ultimo giorno di carnevale, ed io me ne stava sopra un monte altissimo, dove non saprei dire quante, ma da ore ben molte cadeva in fiocca neve fredda e copiosa quanto..... quanto un discorso accademico, o poco meno. Ora come io segaligno e freddoloso lassù?

Nel carnevale del 1866 io mi trovava a Milano. Era la sera del giovedì grasso, e il corso delle maschere era animatissimo. Devo però fare una distinzione animatissimo di spettatori, non di maschere. Chè se la taccia di fama usurpata, così frequente, e spesso così giusta in arte, potesse applicarsi anche alle feste popolari, il carnevale di Milano ne avrebbe indubbiamente la sua parte.

La kermesse è il carnevale dell'Olanda: con questa differenza dal carnevale dei nostri paesi, che essa dura soltanto otto giorni, e che ogni citt

Parola Del Giorno

rincorare

Altri Alla Ricerca