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Aggiornato: 3 giugno 2025


I nastri delle cartucce corrono su a tuffarsi nella macchina sussultante come frettolose di trovarvi il varco e per la canna precipitare con gioia contro i corpi vivi che appetiscono. Sulle bocche delle mitragliatrici si aprono e chiudono fulmineamente orchidee e giaggioli scarlatti, argentei e dorati. Flora tropicale dalla telegrafica fecondit

Canna ordina il sacrificio solenne, e piange anch'egli, e manda voti di felicitá e benedizioni sul capo della sua cara Sacontala. Piene di tenerezza sono tutte le parole dell'addio. Un coro invisibile di ninfe prega felice il viaggio a Sacontala, cantando: Sulla via ch'ella sta per correre venga compagna di lei la prosperitá.

Il corpo mio muovesi e va innanzi; ma questo cuore irrequieto corre indietro verso di lei, a guisa d'una leggiera foglia di canna, che, portata in cima a un bastone incontro al vento, svolazza sempre in direzione opposta. Parte anch'egli. Il re intima che per quel cessi la caccia, onde non profanare i luoghi santi.

Poi, interrogando egli le fanciulle, chiede loro come esser possa che Sacontala sia figliuola di Canna, da che quel savio eremita doveva avere rinunziato ad ogni legame terreno.

|Anusuya e Priyamvada|. Ahi! ahi! E di noi chi avrá cura? Piangono entrambe. |Canna|. Sono superflue le lagrime, o Anusuya. La nostra Sacontala ha bisogno d'essere rinvigorita dal nostro coraggio, e non giá d'essere intenerita dai nostri lamenti.

Una volta per sempre: bada che io non amo le reticenze via! non metterti in soggezione!... Fra padrone e domestico bisogna parlar chiaro, se si vuole intendersi.... Dunque: cos'è questa canna che tu mi vai suonando? Poichè ella vuol proprio che la nomini, le dirò dunque, salvo il rispetto a lei dovuto, che intendo parlare della canna da serviziale.

E Valeria, timidamente: Scusi, potrebbe ripescarmi il cappello? Il giovane rise e salutò. Poi a grande stento riuscì a fermare il cappello colla canna, attirandolo a con pazienti manovre. Ahi, quella mia grossa trota! mormorò. Da tre giorni tre lunghi giorni! le stavo dietro, e adesso era ...! Basta! sospirò, e trascinò fuor dall'acqua l'inzuppato copricapo. Ecco il vostro cappello!

Omar aveva rapidamente puntato il fucile verso di lui. Ah! cane d'un ribelle! esclamò il negro. L'almea con un brusco gesto abbassò l'arma, poi traendo una pistola e posando la fredda canna sulla fronte del ferito gli disse con calma glaciale: Abù-el-Nèmr, tu sei in nostra mano.

Don Carmelo, che in quel punto aveva per le mani Pulcinella, cavato di tasca il fischio di canna e mèssolo in bocca, strillò: Cardello! Cardello! E fece muovere la mano di Pulcinella in atto di chiamare, Cardello rimase a bocca aperta. Cardello! O che sei sordo? riprese Pulcinella. Mi vuole davvero?

29 Col fuoco dietro ove la canna è chiusa, tocca un spiraglio che si vede a pena; a guisa che toccare il medico usa dove è bisogno d'allacciar la vena: onde vien con tal suon la palla esclusa, che si può dir che tuona e che balena; men che soglia il fulmine ove passa, ciò che tocca, arde, abatte, apre e fracassa.

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