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Aggiornato: 15 luglio 2025


È certo che vedendosi assistito da un infermiere l’animo irritato e malcontento lo spingeva a cattivi giudizii. Ma la natura fu spietata e inesorabile, ogni più delicata cura materna fu vana; e dopo parecchi giorni di atroci sofferenze, la povera Camilla morì. E nessuno avrebbe mai potuto cavar dalla mente di Silvio che fosse morta per mancanza di cure.

La portinaia era sulla soglia e s'inchinò alla principessa augurandole una buona passeggiata. Donna Camilla, contro il solito, le rispose affabilmente, e le domandò con premura come stava la signora Maria. È partita, poverina, è andata a Venezia a rimettersi; non può credere, Eccellenza, quanto abbia sofferto, ma ora sta meglio e Dio voglia che torni guarita completamente.

, disse Camilla, voglio aver fiducia in voi, principessa. Oh io parlo schietto; vi secondo e perchè lo meritate, e per conto mio. Vi credo, e lascio ogni esitazione. Io, degli amori di Federico colla duchessa, non so altro che quanto potei rilevarne dalle due lettere di cui vi parlai, e che egli, ne sono sicura, ritiene di avere smarrite a Lepanto.

Certamente; voi e Federico siete della famiglia, ma io, che non sono nobile, verrò trattata forse con dello sprezzo. Era triste, che Gabriella s'intenerì: ella, che conosceva l'origine di Camilla, ne provò compassione, ma nullameno la sua ripugnanza ad andarsene con lei non si dileguava.

La duchessa e donna Camilla, che avevano passato la notte trepidanti, appena saputo che il principe era tornato, si affrettarono ad andare da lui, ma don Pio teneva gli occhi chiusi, non rispondeva, e pareva volesse isolarsi da ogni persona, da ogni pensiero che non fosse quello della sventura che colpivalo.

Ma leggete dunque!... gli disse donna Maria. , , fece Camilla. Il conte aveva gi

Il viaggio a Rovigno, la consolazione che ne sperava, tutto era svanito dalla sua mente; era stato un dolce sogno che si confondeva con i sogni della notte. Nel riaprir gli occhi aveva veduto Camilla, e ora ella era l

Da cui dolce umor, chiaro stilla di virtù vera ch'oggi rado s'ode: cui non guasta fortuna, o 'l tempo rode; men che quelle di Saffo e di Camilla. Ma che dico io? Il vostro alto valore non si può comparare a cosa alcuna: perchè non che 'l poter, passa il disio. Chi vuol vivo vedere in terra amore, divin, pien di virtù, miri quest'una, vera amica de gli angioli e di Dio.

Aveva voluto conoscere esattamente l'origine di Gabriella, pensando che tale conoscenza potesse condurlo a qualche scoperta, che gli alleggerisse il peso enorme, da cui sentivasi oppresso; onde vedere se altri motivi, fuorchè quello supposto prima, avessero guidato Camilla... Ma che scorgeva ora? Nulla, od almeno supposizioni orribili, che accrescevano la sua confusione, il suo terrore.

Camilla non rispose; chè, se Federico l'aveva amata un tempo, ora ne sembrava alquanto annojato. Ed ella, cosa strana in una donna di tal carattere, soffriva crudelmente della trascuratezza dell'ufficiale; tanto crudelmente che, prima di vederlo amare un'altra e divenire per lei affatto indifferente, preferiva farlo uccidere dal duca.

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