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Aggiornato: 27 luglio 2025
Sentite che caldo nfame? Sì. Peppì, io sto adacquanno 'e teste, si cade l'acqua dicitemmello, ca me dispiace. Nonzignore, l'acqua nun cade. Pecchè me dispiacciarria, Peppì... Nonzignore.
Intanto il sole s'innalzava sull'orizzonte, ed il caldo cominciava a farsi sentire. La societ
«Egli non accennava a nessuna di codeste emozioni; forse non le aveva trovate degne d'una risposta. L'unica parola d'affetto in tutta la sua lettera era una formola di saluto, un luogo comune. Forse una tedesca l'avrebbe trovata abbastanza espansiva. Ma io, nel mio caldo cuore italiano, me ne sentii delusa e quasi offesa.
Ma il cibo, il bordò, gli diedero un orgasmo affannoso, un caldo insopportabile.... Si soffocava.... Che afa! voleva far temporale! Oh Nora! Che infame! Che infame! Darsi, vendersi a un vecchio! Quell'ora vicina al crepuscolo era più fosca e buia por il cielo annuvolato. Che caldo! Dio! Che noia! Sempre solo, senza poter leggere, senza poter scrivere....
63 L'un e l'altro smontò del suo cavallo, e pascer lo lasciò per la foresta; e nel fiorito verde a rosso e a giallo ambi si trasson l'elmo de la testa. Corse Rinaldo al liquido cristallo, spinto da caldo e da sete molesta, e cacciò, a un sorso del freddo liquore, dal petto ardente e la sete e l'amore.
Ad un occaso quasi e ad un orto Buggea siede e la terra ond'io fui, che fe' del sangue suo gia` caldo il porto. Folco mi disse quella gente a cui fu noto il nome mio; e questo cielo di me s'imprenta, com'io fe' di lui; che' piu` non arse la figlia di Belo, noiando e a Sicheo e a Creusa, di me, infin che si convenne al pelo;
21 Quivi il caldo, la sete, e la fatica ch'era di gir per quella via arenosa, facean, lungo la spiaggia erma ed aprica, a Ruggier compagnia grave e noiosa. Ma perché non convien che sempre io dica, né ch'io vi occupi sempre in una cosa, io lascerò Ruggiero in questo caldo, e girò in Scozia a ritrovar Rinaldo. 22 Era Rinaldo molto ben veduto dal re, da la figliuola e dal paese.
Scemato un po' il caldo, la scorta di Had-el-Garbìa, il Console d'America e il Vicegovernatore di Tangeri, venuto l
Il grazioso Lesarini interruppe quel sapiente monologo, ritornando nel palco. Ebbene? gli chiese la contessa. Nulla, rispose egli. Un semplice capogiro; forse effetto del caldo. E dov'è, ora? Qui nel corridoio col Landi; ritorna subito. Alla contessa importava poco che suo marito ritornasse, o restasse fuori dell'altro.
Sangue caldo! testa esaltata! pensava intanto fra sè il prelato, crollando sempre la testa. Se io lo rimettessi in libert
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