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Aggiornato: 24 giugno 2025
Il grande Caffè Centrale della Associazione Gnocchi, verso un'ora pomeridiana ribocca di uomini, donne e bestie d'ogni paese.
Nel caffè detto del Paolo c'è un salottino color cioccolatta, dove molti anni fa si ritrovavano tutte le sere dalle otto alle dieci i «soliti.» Torniamo a quei tempi e cerchiamo di farle rivivere le cinque belle macchiette.
Massimo, sempre ortolano, rispose con uno sgozzone, che mandò l'onorevole a sedersi nella vetrina del caffè! Quindi un duello a condizioni un po' grave, come gravi erano state le provocazioni. Nella questione personale s'imperniavano molte questioni di principio e le passioni avevano bisogno di qualche sfogo.
Facemmo colazione nella loro cucina, la quale aveva una larga apertura verso il cortile. Mangiammo due ossi buchi indimenticabili. Erano eccellenti. Bevemmo del vino eccellentissimo, e facemmo scomparire un pezzo di formaggio di gorgonzola bianco e un'alzata di uva e pesche saporitissime. Vogliono anche il caffè? Vada per il caffè!
«Le piazze, le conversazioni, i caffè risonavano globi volanti, navigazioni celesti, aerei viaggiatori Tutti volevano riprodotto lo spettacolo, e non fu persona che non s’interessasse di quegli esperimenti, creduti utili alla riuscita della non mai tentata impresa. Non è gi
E il resto l'ho portato io, compreso il caffè fresco e lo zucchero. Ora a noi; il fuoco è gi
Caruso si alzò pure sorridendo malignamente ma sulla porta del caffè salutò il Peronelli e si diresse a casa lasciando che l'altro andasse a sfogare contro il principe della Marsiliana il vecchio risentimento dello spostato per il signore, e, sorridendo per aver lavorato efficacemente per il suo avvenire, Ubaldo Caruso entrò nella casa, che abitava sull'angolo delle Convertite, e spogliatosi si addormentò tranquillamente.
Per le scale!... e poi, poteva sopravvenire qualcuno.... Egli sentiva che gli avessero troncato le parole in bocca, non l'avrebbe fatta più quella benedetta dichiarazione! Vennero nell'anticamera. Sulla lunga tavola, attorno a un piatto colmo di biscotti, eran disposte delle ciotole, e due bottiglie col latte. Lola scese in cucina, e poco dopo ritornò col caffè caldo: presero il caffè e latte.
Una certa sera d'autunno, dolorante e come stretto da un'angoscia amara avevo condotta la mia Anima, come al solito, in un caffè notturno... La mia Anima? Non aveva bevuto nulla... Eppure, barcollava come un ubbriaco! Basta sì poco, per ubbriacarla!... Poche ore di solitudine, e gi
E vorresti ch'io ti avessi a dar mano, eh? è per questo che m'hai tirato a forza fin qui, proprio all'ora che sulla porta del caffè io aspettava una persona, per accompagnarla alle prove del ballo nuovo. Una persona?... Gran che, conte Achille! per un amico puoi lasciare ch'essa ti tiri gli orecchi qualche volta! Ma non che mi graffii!
Parola Del Giorno
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