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Aggiornato: 26 maggio 2025
Ho questi densi effluvî nel sangue, come un tossico inebriante ed omicida. Ho gli ossi che mi dolgono, come in chi si desti da lunga febbre. E il combattuto orrore ch’io credetti d’aver pur ieri ucciso, eccolo, è qui, m’abbranca il petto, il viso mi schiaffeggia, mi sputa, ecco, sul cuore.
Salii allora sulla coperta della nave per ammirare con un più vasto colpo d'occhio le meraviglie naturali del mio regno. Ma la mia attenzione fu distolta da questo esame dalla vista dei preparativi che s'erano fatti pel mio ricevimento solenne. E d'altronde non m'era mostrato ancora a' miei sudditi, che delle ovazioni fragorose partirono dalla riva che era assiepata tutta di popolo; e centinaia di barche ornate di stoffe a vivi colori e di penne preziose di marabù vennero ad attorniare la mia nave. Mi fu forza discendere in una di essa, ove si trovavano riuniti i miei ministri, e che per essere ornata dello stemma monarchico, conobbi che era destinata alla mia persona. Lo stemma reale (poichè quello della repubblica era stato atterrato da mio padre) consisteva in un elissi diviso da un fusto di palmizio in due campi, come da una sbarra; nell'uno di essi era rappresentato un braccio che brandiva uno di quegli ossi di balena gi
La vecchia strinse fra le sue dieci, non dico dita, ma ossi informi, la mia povera mano, vi posò su il suo naso aguzzo, rialzò il capo, mi guardò fisso, appuntò il dito verso di me, e dondolandosi e fermandosi ad ogni frase, come se recitasse delle strofette, mi disse con accento ispirato: Tu has nacido en un dia señalado.
Facemmo colazione nella loro cucina, la quale aveva una larga apertura verso il cortile. Mangiammo due ossi buchi indimenticabili. Erano eccellenti. Bevemmo del vino eccellentissimo, e facemmo scomparire un pezzo di formaggio di gorgonzola bianco e un'alzata di uva e pesche saporitissime. Vogliono anche il caffè? Vada per il caffè!
Continuando direttamente a nord, il giorno appresso attraversiamo la pianura sparsa ovunque di ossi degli Egiziani che vi furono massacrati. Le piogge, trascinandole colla loro veemenza, ne radunarono qualche volta delle vere masse nei punti più depressi o nei letti dei torrenti, dove ad alleviare il triste senso che producono quei miserabili avanzi umani, sorge il pensiero che almeno natura li radunò per l'eterno riposo, mentre la malvagit
Questi sono gli onor? Vo' che tu impari per l'altre volte. TIMARO. Oimei, padron! Son morto. CRISAULO. Ti vo' spezzar quella testa balorda. Chi te l'avea commesso? TIMARO. Oh gramo a me! CRISAULO. S'io vi ritorno... TIMARO. Oimei, che ho rotto gli ossi! Morrò in duo dí. PILASTRINO. Oh! co! Non piú, Crisaulo. Oh! co! Crepo di rise.
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