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Aggiornato: 23 settembre 2025
Un dì finalmente, messer Agapito, d'in sull'uscio della bottega, vede precipitarsi fuor di casa il pittore tutto sollecito e conturbato. Che c'è? gli grida dietro, lasciando cadere a terra la sua presa di tabacco, nell'eccesso della curiosit
Io viaggiavo a far le piazze di Vigevano, di Lodi, di Mortara e anche più lontano, mentre Battista, più timido e anche meno robusto di me, attendeva alla bottega. Dopo qualche tempo fui io stesso che gli consigliai di prender moglie.
Nel primo suo terrore, le sopravenne l'idea di dire alla mamma che, prima di tornare a casa, entrassero un momento in una bottega non lontana, per cercarvi non so che lavoro. E glielo disse, sperando che i due smarissero intanto la sua traccia o si stancassero di seguirla.
Per colmo di disgrazia si ammalò anche il bimbo a balia in conseguenza d'una cattiva dentizione; sicchè più volte dovette lasciar la bottega e farsi portare alla Cascina dei Bastoni a vedere il povero piccolino ridotto come un filo.
Peppe era quegli che doveva aprire la porta, di cui avea falsificata la chiave, d'un locale terreno sottostante alla caserma Serristori: i due soldati lo avrebbero aiutato portandovi dentro due barili di polvere: che, presi dalla bottega d'uno stagnaro al vicolo della Campanella in Panico, il Monti dovea collocare al posto e incendiare.
Alla cantonata vide con spavento il pizzicagnolo fuor della sua bottega, a discorrerla col panattiere. Signor Vanardi, quand'è che mi paga? cominciò il primo de' due, appena fu a tiro. E me? soggiunse il secondo. Abbiano pazienza ancora un poco: rispose il povero diavolo. Spero che... Ne ho avuto anche troppo di pazienza: esclamò l'uno. Ed ancor io, ma non voglio più averne: disse l'altro.
Se ho bene inteso io, fin dal primo giorno che sei entrato a bottega, rispose allora il vecchio pittore, sì certamente, tu mi hai bene inteso quest'oggi.
Nella sera del 3, due sere fa, i coniugi Cappiello tornarono alla bottega che potevano essere le sette e mezza. Donna Maria, senza nessuno salutare della via, ficcò la gran chiave nella toppa, aperse la porta e sgusciò dentro. Nella semioscurit
"È il numero quindici: e con questo?" "Oh! cospetto," esclamò allora il mio amabile cicerone: «Numero quindici, A mano manca!» "La bottega del Barbiere di Siviglia!" gridai.
Il solo Don Anna, che aveva naso da canonico, nutriva qualche dubbio in proposito, ma non osò mai manifestarlo neanche agli intimi amici. Il ghiotto prelato doveva al Majocchi più di duemila e seicento franchi per vari generi di commestibili consumati nella bottega.
Parola Del Giorno
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