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Ma se lo aveste sentito sputare di politica nel salone del bigliardo della sua villa! nella platea del teatro Rossini! al casino di San Marco! eh! avreste strabiliato; e, quel che è meglio, i suoi sproloqui, per dir come dice il volgo, non li faceva mica nelle brigate degli amici o in qualche ritirata conversazione.

Dal vestibolo entrava una striscia di luce elettrica, fendeva il panno del bigliardo, batteva contro i vetri, si frantumava in minute scintille, avvolgeva di un alone biondo il diffuso colore della pioggia. E d’improvviso Madlen disse:

Il piccolo cancelliere si alzò, fece un arco della schiena, afferrò una sedia, l'alzò di peso, l'offerse; il fabbriciere spalancò una enorme scatola, schiuse un sorriso cretino, si ripulì le labbra colla lingua e mormorò un «possodolce come una ciliegia bucherata dai passeri; il bell'Ernesto se ne ritornò al bigliardo, con aria dispettosa.

La sala del bigliardo e quella del bar non erano divise che da un’arcata. Lord Pepe

E tre o quattro, cercando il proprio abito e il cappello nel mucchio de' panni rincantucciati, vociarono insieme: Alla festa, alla festa! Ohe! ohe! che diavolo vi serra addosso? un minuto! dissero i due che giuocavano la partita di sfida: un minuto che abbiam finito. E sopra il capo mulinando le aste del bigliardo, minacciarono romperle sulle schiene del primo che uscisse.

Nella sala da bigliardo e della bambara noi osserveremo quei visi di signori nei quali, invece dell'allegria, vediamo dipinti il burbero ed il cagnesco. Costoro, ognun se l'imagina, sono giuocatori sfortunati, mariti gelosi, amanti non corrisposti.

Intanto permettete ch'io vi stringa la mano, riprese l'altro; mi chiamo sir Giorgio Anderssen. Posso offrirvi un'avana? Grazie, no; il fumo mi fa male. Allora l'americano, gettando lo zigaro che teneva fra le labbra, tornò a dimandare: Posso proporvi una partita al bigliardo? Non conosco quel giuoco; vi ringrazio, signore. Posso proporvi una partita agli scacchi?

Oltre le ore dedicate alla lettura e ai commenti dei nostri poeti a fianco di miss Jenny, erano molte quelle che il giovane De Emma passava nelle sale da pranzo e di conversazione e in quella del bigliardo, invitato con sempre maggiore frequenza dal capitano che aveva preso stranamente ad amarlo.

Di grazia, Madlen, vorrete continuare a lungo in questo gioco di pazienza e di precisione, che riesce per me ineseguibile? Il bigliardo, come la matematica, è una scienza per la quale bisogna esser nati. Quelle bianche sfere d’avorio somigliano un poco ai concetti puri della filosofia; si urtano, s’intrecciano, corrono, brillano, rimbalzano, per finire