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In mille anni, cominciò a dirle il duca, mai non sapreste indovinare, o Ginevra, il motivo della mia venuta a Monaco, e perchè adesso stia qui. E di fatto, come lo potrei, eccellenza, se non ne ho il filo? Io non so se quanto vengo a proporvi potr

Io son per proporvi un partito. RONCA. Ecci guadagno? ALBUMAZAR. Per altro non m'affatico. RONCA. Eccoci pronti, o piú pazzi e piú bestie che mai! ALBUMAZAR. Appena giunsi qui in Napoli, che fui richiesto da uno certo Pandolfo, vecchio ricco di danari e mobili di casa, che sta innamorato; ché se l'etá gli scema il cervello, l'amor gli lo toglie in tutto.

Io sono designato per diritto naturale ad essere vostro presidente, o signori! Il presidente esiste. Abbiamo bisogno d'un arbitro capace di decidere fra noi e l'Austria. L'assassino. Arbitro e presidente! Mi eleggono tale i miei polmoni dominatori e i miei pugni! Ma preferisco proporvi d'eleggere il mio amico Palla di ferro.

La contessa impallidì, e sommessamente, nel timore di avergli recata offesa: Signore, disse al visconte, ciò che io intenderei di proporvi non sarebbe un delitto... a meno che voi non giudichiate delitto una provocazione seguita da uno scontro ad armi uguali, in presenza di testimoni, con tutte le regole della più perfetta cavalleria.

Voi avete tutti i difetti delle vecchie zitelle, compreso quello di brontolare dalla mattina alla sera. Se vi foste ammogliato, io non avrei per amico... un brontolone.... Vannucci Mi dispiace, ma non c’è rimedio. Don Paolo Ammogliatevi, ammogliatevi. È meglio tardi che mai. Anzi, a questo proposito, io volevo proporvi.... Vannucci Vi pare il momento opportuno per prendermi in giro? Don Paolo

L'Americano, che cercava un pretesto per ritentare il dialogo, si diresse verso l'angolo dove leggeva Tom, e gli disse con delicata cortesia: Quel giornale non ha nulla di gaio per voi, signore; potrei proporvi una distrazione qualunque? Il negro cessò di leggere e s'alzò con dignitoso rispetto davanti al suo interlocutore.

Intanto permettete ch'io vi stringa la mano, riprese l'altro; mi chiamo sir Giorgio Anderssen. Posso offrirvi un'avana? Grazie, no; il fumo mi fa male. Allora l'americano, gettando lo zigaro che teneva fra le labbra, tornò a dimandare: Posso proporvi una partita al bigliardo? Non conosco quel giuoco; vi ringrazio, signore. Posso proporvi una partita agli scacchi?

Piantatosi davanti al colonnello Paggi: Veramente, proruppe, non saprei, ma..., non so se mi spiego..., è un'ingiustizia..., voglio dire..., vado..., però mi sembra..., dico per dire..., supponiamo..., potevate proporvi voi stesso..., del resto, salvo errore..., bella occasione di far parlare di voi..., la disciplina, non c'è dubbio... Ciù, Mingon, andiamo a letto. E uscì.

Ma e dove volete voi condurmi con queste strane parole, le più strane che io abbia udite da che vivo? A un fine per avventura desiderabile... se non da voi, da altri; vengo insomma a proporvi un matrimonio; la mia missione sta qui. La vostra missione è straordinaria assai, gli rispose la Ginevra con una severit

A qualunque dallo spettacolo della patria guasta, corrotta, inceppata da pessime istituzioni, è suggerito il pensiero di porvi e proporvi rimedio, si affaccia innanzi a tutte una via: quella di torlo altrove. I più dagli ordini che reggono la contrada nativa ritraggono lo sguardo all'Europa, finchè trovino una terra dove un principio contrario o diverso domini le istituzioni; trovato, lo afferrano come