Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 18 giugno 2025
esto pianeto, o, si` come comparte lo grasso e 'l magro un corpo, cosi` questo nel suo volume cangerebbe carte. Se 'l primo fosse, fora manifesto ne l'eclissi del sol per trasparere lo lume come in altro raro ingesto. Questo non e`: pero` e` da vedere de l'altro; e s'elli avvien ch'io l'altro cassi, falsificato fia lo tuo parere.
tal mi fec'io, non possendo parlare, che disiava scusarmi, e scusava me tuttavia, e nol mi credea fare. <<Maggior difetto men vergogna lava>>, disse 'l maestro, <<che 'l tuo non e` stato; pero` d'ogne trestizia ti disgrava. E fa ragion ch'io ti sia sempre allato, se piu` avvien che fortuna t'accoglia dove sien genti in simigliante piato: che' voler cio` udire e` bassa voglia>>.
Al muso lo si direbbe un po' scimunito, ma avvien spesso che sotto una stupida fisonomia si nasconda una mente argutissima. Gianbarba non tardò molto a ricomparire. Io gli mostrai la sua stanza, e parve assai soddisfatto. Lo condussi nel mio studiolo, nel mio salottino, nella mia camera da letto poco discosta dalla sua, in cucina, in cantina, in ogni angolo della casa.
Forse avvien, che di me vergogna prendi; O ch'al mio favellar non dai credenza: Ma per mia bocca quelle cose intendi Ch'avria detto Ottomano in tua presenza. Or la cagione, onde al mio dir contendi, E che narrasti, è popolar sentenza, Ed indegna di te, nel cui bel petto E senno ed accortezza han suo ricetto.
Non io, perchè più terso S'apra il ciel su' tuoi campi e il Sol sorrida, D'egregie lodi accenderò il mio verso. Fra gl'iperborei geli Avvien talor che rigorosa e fida Splenda virtù, quando per liete rive, Ch'
Ond’ elli avvien ch’un medesimo legno, secondo specie, meglio e peggio frutta; e voi nascete con diverso ingegno. Se fosse a punto la cera dedutta e fosse il cielo in sua virtù supprema, la luce del suggel parrebbe tutta; ma la natura la d
Ond'elli avvien ch'un medesimo legno, secondo specie, meglio e peggio frutta; e voi nascete con diverso ingegno. Se fosse a punto la cera dedutta e fosse il cielo in sua virtu` supprema, la luce del suggel parrebbe tutta; ma la natura la da` sempre scema, similemente operando a l'artista ch'a l'abito de l'arte ha man che trema.
Ma ten prego, se avvien che alcun tu scorga, agita il velo, gridagli che sproni la corsa a volo, pria ch’io m’abbandoni, soffocata dal sangue che s’ingorga!...» .... Il tempo stilla, in fredde gocce.
Poco portai in la` volta la testa, che me parve veder molte alte torri; ond'io: <<Maestro, di', che terra e` questa?>>. Ed elli a me: <<Pero` che tu trascorri per le tenebre troppo da la lungi, avvien che poi nel maginare abborri. Tu vedrai ben, se tu la` ti congiungi, quanto 'l senso s'inganna di lontano; pero` alquanto piu` te stesso pungi>>.
Poco portai in la` volta la testa, che me parve veder molte alte torri; ond'io: <<Maestro, di', che terra e` questa?>>. Ed elli a me: <<Pero` che tu trascorri per le tenebre troppo da la lungi, avvien che poi nel maginare abborri. Tu vedrai ben, se tu la` ti congiungi, quanto 'l senso s'inganna di lontano; pero` alquanto piu` te stesso pungi>>.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca