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Aggiornato: 21 luglio 2025


Allora, pardon, mille pardons... per averla incomodata... e il bell'ufficialetto non sorrideva più. Pareva triste e un po' mortificato. Una cambiale di diecimila lire che scade il giorno dopo può esser un affar serio, specialmente quando le diecimila lire non ci sono.

Stazza, impiedi davanti alla costui scrivania, si voltò. Mi venne incontro e mi tese le mani. Mille scuse! Ma io non potevo andarmene senza averla salutato. Addio, caro signore... Io me ne vado. Interrogavo con gli occhi il direttore e gli altri miei compagni, che circondavano Stazza, silenziosi.

Il Tolomei si alzò di nuovo cercando in fretta la lettera sul tavolo, la cercò nelle tasche, credette di averla dimenticata. La trovò, la lesse, e dopo quella lettura, rinfrancato, disse forte, prima di tornare a sedersi: Ed ora la parola al nostro onorevole conferenziere!

GIACOMINO. Io dal primo giorno ch'io vidi la bellezza, l'onestá, i costumi e un tesoro di tanti meriti e di tutte le grandezze della natura in vostra figlia, feci un fermo proposito, averla per moglie; mai mi cadde pensiero contaminar la candidezza della sua onestá d'una minima macchia; e or disprezzo e aborrisco la vita avendo a viver senza lei, e son tutto disposto e confirmato in questo pensiero, che o mi la concediate per isposa o che m'ammazziate qui or ora.

Ogni giorno si tornava daccapo; il carattere passionale d'Adolfo s'accendeva e s'inveleniva; il giovane avrebbe voluto che la signora De Carolis intervenisse a favore di lui, ma la mamma giudicava con la testa della figlia, e non ricordava nemmeno di averla rimproverata una volta in diciotto anni. Anzi, vedendo che la figlia era triste, anche la signora De Carolis cominciava a pensare, senza avere il coraggio di dirlo, che Adolfo era brutale; e si pentiva d'avere accolta e favorita la proposta della famiglia Gianella, che voleva unire i due giovani. Non si poteva negarlo: la pace della casetta bianca era stata turbata da Adolfo Gianella; Loredana, sempre allegra, aveva mutato carattere per colpa di lui; egli, geloso, inquieto, pieno di sospetto, guardava tutti in cagnesco, non voleva che si andasse a teatro, s'irritava per la spensieratezza di Loredana, l'offendeva con incessanti osservazioni, pretendeva ch'ella fosse gi

La rividi diverse volte, sempre con giovani cavalieri; è per questo che non mi meravigliai vedendola con vostro fratello, e la credetti sua amante.... Però, potrebbe averla sposata.... Ella è molto bella: in un istante di pazzia uno sproposito è presto fatto.... Chi sa? Federico è un po' stordito: voglia il cielo non abbia a pentirsi!...

Non si tratta di sapere quando apparisca più bella, poichè lo è sempre moltissimo; replicò Parri della Quercia. Io ho detto soltanto che ella vi muta espressione, e sembra avere un'altr'aria da quella di prima. È sempre lei, per chi la conosce, e tuttavia è un'altra bellezza. Il pittore che la ritraesse in uno di quei punti, crederebbe di non averla resa con verit

Il veneziano cercò sorriderle: Vedete dunque, disse, che non bisogna mai disperare di nulla, e che non dovete più atterrirvi come lo faceste vedendomi. E dopo averla salutata nuovamente, escì.

Abbandonare Cristina vigliaccamente, dopo di averla disonorata; gettarla in balìa ai suoi nemici, nella miseria, nella disperazione; o svestire quell'abito, spezzare il giuramento: spretarsi, insomma, e sposare Cristina. Non vedeva altra uscita da quel ginepraio. Che schianto! che angoscia! che tormenti! Egli avrebbe dovuto decidere prontamente. Si irritava con se stesso di quelle titubanze.

Per lo contrario in Italia chi ebbe in anima veramente poetica, sentí sempre, anche senza averla spiegata teoricamente a se medesimo, la differenza essenziale che vi ha tra la poesia romantica, cioè quella derivante dallo spirito della nuova civilizzazione, e la poesia degli antichi; e mostrò d'avere compresa l'essenza dell'una e l'essenza dell'altra quando accolse come piú inerenti al proprio intendimento poetico i costumi del suo secolo e della sua patria; e studiando daddovero gli antichi, pensò non esser conveniente il sagrificare alle lor forme poetiche le forme nuove, le quali erano piú conformi allo spirito della nuova poesia.

Parola Del Giorno

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