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Aggiornato: 22 giugno 2025
Isso è, isso è!... Sta parlanno cu Cristina, a 'o puntone... Facitemmenne i' a me, aggiate pacienza!... Aspettate!... Si asciuga gli occhi in fretta. Quindi continua a far mostra di pettinarsi. Si sente di fuori un colpetto di tosse, e un «buonasera» scambiato fra due uomini. A mezzo della stanza, s'arresta. Si guarda intorno, aspetta quasi che Amalia si volti e gli parli.
Oh, gli è un giovinotto, mezzo villano e mezzo soldato, che si crede dappiù di chi si sia, perchè il nostro Marchese lo vede di buon occhio; un superbioso, che va sempre col capo nelle nuvole, e qui non ha mai bevuto un bicchiere. Ragione di più per scendere; vedrai che stavolta ti asciuga la cantina. Del resto, soggiunse messer Pietro. oramai siamo satolli e si parte.
Nobile donna, non largare il freno A' gridi, e fra i dolori asciuga il ciglio, Che per questo mortal corso terreno A ben condursi fa mestier consiglio; E se t'ingombra di terrore il seno De l'assediata Rodi il fier periglio, Esser può, che tuo pianto invan si spanda, Chè 'l gran Dio per soccorso oggi mi manda.
S'io dissi asciuga, e chiudi l'aspra piaga hor dico, che entro poni aspro veneno che un misero di morte sol si appaga S'io dissi aiuto ahimè ch'io vengo a meno hor dico aiuto, a trarmi nel profundo che 'l fin suo brama, chi n'ha il ciel sereno S'io dissi donna scarca il grave pondo Hor dico carcha sì che in breve io manchi. che morte chiama, chi è mal nato al mondo S'io dissi mai non sian miei piedi stanchi Hor dico siano in dur catena stretti. che chi schiavi esser den, mai non sian franchi Se 'l mio cibo era sol giochi, e diletti Hor è lachryme, ardor, suspir, e affanni. che ciò convien a chi a contrarii effetti.
Così diceva, e con l'eburnea mano Asciuga i lumi nubilosi e mesti; Cui rispose Ebrain: non credi in vano, Di creder ciò mille argomenti avesti; Pur dirne un grande io vuò: dianzi Ottomano Chiamommi in sul vestir gli acciar funesti, E disse: io muovo in su l'assalto estremo Contra AMEDEO, nè de la morte io temo.
E l'ombra che di cio` domandata era, si sdebito` cosi`: <<Non so; ma degno ben e` che 'l nome di tal valle pera; che' dal principio suo, ov'e` si` pregno l'alpestro monte ond'e` tronco Peloro, che 'n pochi luoghi passa oltra quel segno, infin la` 've si rende per ristoro di quel che 'l ciel de la marina asciuga, ond'hanno i fiumi cio` che va con loro,
Il signor Asdrubale, finora impettito ed abbottonato, comincia a muoversi sulla seggiola, a guardarsi intorno, a mostrarsi inquieto; ha l'aria di voler dire qualche cosa e di non sapervisi indurre, finalmente si sbottona, trae dall'ampia tasca, tirandola per un capo, una pezzuola di seta non mai finita e si asciuga il sudore ipotetico della fronte.
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