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Aggiornato: 21 maggio 2025
La signora Delfina e il signor Piero Dobelli rimasero sbalorditi apprendendo da una conoscente chiacchierina che la contessa Filippeschi era da otto giorni a Milano. Dopo quattro mesi di assenza, da otto giorni a Milano, e non aveva avvertito la famiglia del suo arrivo, nè era andata a trovarla.... Che cosa si fa? chiese Delfina.
Folco Filippeschi tacque: sentiva un ritegno delicato anche verso la moglie, la quale apprendendo le miserabili giunterie ond'ella gli era stata profferta e quasi gettata tra le braccia, ne avrebbe arrossito per sè e per i suoi. E Folco non avrebbe forse parlato mai più di quel molesto episodio. L'amore voluttuoso e tenero di Gioconda lo ripagava d'ogni malinconia.
L'albergatrice, che le serviva ella stessa a tavola, indovinò qualche avvenimento grande, e, chieste notizie della «signora contessa», non domandò altro; poi dispose per avere una carrozza che le conducesse a Desenzano, dove avrebbero preso il treno; e fu stupita, apprendendo che lasciavano i bauli e le valigie.
Maud s'impressionava sempre, apprendendo che l'andava più male. A venti anni! vedere, a venti anni, la morte che si avanza a passo lento, cauto, guardingo, da traditrice!... Maud bevve un uovo fresco, prese una cucchiaiata di gelée ed un boccone di petto di beccaccia. Poi, si allungò sulla dormeuse. Sarah, impiedi innanzi a lei, attendeva l'ordine di darle le due fila della pila. Maud si taceva.
Ella infatti, cresceva bella e sana sotto quel cielo così limpido, tra quella vegetazione così rigogliosa. Metteva visibile impegno nel rendere vere le parole del padre, apprendendo a parlare il dialetto e sforzandosi di pronunciarlo col minor accento straniero possibile. La sua intimit
La morte, che immatura colpì quel caro capo, se non prodotta, fu per lo meno assai accelerata dalla sventura sopraggiuntagli per cagione mia, e fu questa. Apprendendo quel gentile con inestimabile fastidio, come gli Accusatori miei si fossero prevalsi a danno mio di certe sue lettere a me dirette nella festosa giocondit
Il che fu benissimo accennato da Francesco Petrarca in quel sonetto, nell'ultimo terzetto: Or questo è quel che piú ch'altro n'attrista, che perfetti giudizi son sí rari e d'altrui colpa altrui biasmo s'acquista. Dove si scorge che per la gran difficultá l'intelletto alle volte si può ingannare, apprendendo per vero il contrario, non pure arrivare vicino al vero o lontano.
Il momentaneo sollievo da lei provato apprendendo che il suicida era Girolamo e non Eugenio ora quasi svaniva dinanzi alla considerazione che la morte del primo aveva, per la madre, conseguenze infinitamente maggiori.
Parola Del Giorno
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