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Aggiornato: 27 giugno 2025


Gettò un grido di trionfo alla vista dell'almea che contorcevasi come un serpente sotto i ginocchi del dongolese. Ah! sei in mia mano, finalmente! esclamò ella precipitandosi verso la rivale col corbach alzato. Miserabile! urlò l'almea ebbra d'ira, tendendo le pugna verso di lei. Dov'è il tuo compagno, chiese la greca a Nagarch. Questa furia l'ha ammazzato, rispose egli. Ah!

Mio zio si alzò in piedi, e fece un giro per la stanza, come se volesse acquetare l'animo esagitato, prima di rispondermi. Io pure m'ero alzato da sedere, e diritto in un angolo della stanza, rivolto verso il mio giudice, colle mani giunte e con voce commossa, andavo ripetendo queste parole: Abbia piet

E per sbirciarla meglio, si era alzato gli occhialoni verdi che portava sempre: il giorno in casa, per le strade; la sera al teatro. La ragazza, obietto alla profonda e onorevole ammirazione del più illustre critico musicale di Venezia, era Lina Carminati. Passi, signor abate, passi pure! diceva Lina, accennando alla porta della sala, quindi fattasi bruscamente innanzi, la aprì.

L'avvocato si era alzato e passeggiava su e giù per la stanza. Si fermò dinanzi al caminetto, e volgendo le spalle al fuoco, mentre guardava il birro, che, sempre seduto, si dimenava sulla seggiola per vedere in viso il suo interlocutore, l'avvocato dette in un'esclamazione.

La contessa finse di cader dalle nuvole a quella conclusione di Lorenzo, che ella pur si aspettava. Giunse le palme in atto di maraviglia, e dopo avere alzato gli occhi al soffitto, esclamò: Ma davvero siete un fanciullo! E perchè? Perchè.... Ve ne prego, ve ne supplico, non andate! Ma, di grazia, ripetè spazientita la contessa, sappiamone prima la ragione.

Oh la consolazione di poter morire, di sprofondarsi , sotto terra; di non vedere, non sentire, non soffrire più niente! Il povero ragazzo, curvo, colla faccia dentro il bavero alzato del paltò, tremava tutto convulsamente; quando voleva parlare le parole rimanevano rotte dal batter dei denti. La guardò ancora, ancora.... colla vista oscurata dagli occhiali pieni di lacrime.

Avevo alzato la testa per guardarlo in viso, per chiedergli scusa di quel pianto che tentavo invano di frenare. Il torto è mio, esclamò. Ti ho abbandonato troppo a te stesso. Avrei dovuto farti dolce violenza, sospingerti nella vita, iniziarti all'azione, strapparti ai libri.... Me ne accorgo in tempo.

Un mahari era legato al tronco di un palmizio, e sulla cima di una piccola roccia che cadeva a picco sulle acque, stava un negro di colossale statura, tenendo alzato al disopra della sua testa un gran sacco di pelle che pareva racchiudesse un corpo umano. Ferma! Ferma!... gridò il greco con accento disperato.

Emilia udì un movimento nella sala, e riconobbe la voce di Michele, che parlava alle sue mule ed usciva con loro da una capanna vicina: uscì essa pure, e trovò il padre, il quale erasi alzato in quel momento, e non istava meglio di prima.

La notizia delle nozze illustri era ormai giunta fino a Venezia, e capitata proprio all'orecchio di Frascolini quando il famoso cugino aveva appena alzato il tacco in cerca d'altri lidi, lasciando ai creditori la cassa vuota e la bottega chiusa. Sandro non voleva dar quella nuova alla sua Lalla, altrettanto divina quanto crudele; e ormai apertamente in rotta col babbo, non sapeva più a qual santo votarsi per far fortuna. Colla sua voce avrebbe potuto tentare il teatro, e quell'idea lo seduceva assai, ma una volta tenore bisognava rassegnarsi a perdere Lalla per sempre, e il nostro giovanotto era più che mai innamorato, quantunque si sforzasse per credere di non esserlo più. Anzi, senza saperlo, difendeva Lalla in cuor suo; e quando egli riusciva a trovare una buona scusa per la signorina si sentiva meno infelice. Col pensiero era sempre l

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