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Aggiornato: 24 giugno 2025
Per oggi non posso dirti nient'altro, perchè non istetti insieme ai bagnanti, nè mi ghiacciai coll'acqua salutare. Ma domani comincerò a far annotazioni. Da una finestra vedo dei parasoli chiari spargersi sul terrazzo, e sott'essi degli abiti di foulard crudo; qualche fanciullo cattivello correre all'impazzata; e quattro uomini sedersi coi giornali in mano.
Un rumore sordo, un urlo soffocato! Cardello si diè a correre all'impazzata in mezzo agli alberi di ulivi, divenuto tutt'a un tratto pallido come un cadavere, agitando le braccia disperatamente, gridando: Oh Dio! oh Dio! e chiamando a nome il padrone.
Al tennis Edith, diafana e leggiera, volava come una saetta, giocando all'impazzata, ridendo tra i flavi capelli scomposti; ed aveva le guancie rosate diceva Nino come il cuore di una conchiglia. Alla sera Edith si abbandonò in una seggiola a dondolo, ed era pallida e dolce, che pareva una farfalla stanca. Non è vero, Valeria? disse Nino. E Valeria disse: E' vero.
La baldanza dei collegati era svanita da un pezzo. Nessuno sciopero era mai stato iniziato così all'impazzata, senza un fondo di riserva, senza una probabilit
Laggiù vi sono dei nugoli di cavallette... E, a destra, il vento del Sud che solleva la sabbia e la trasforma in rossi fantasmi veloci... I nostri nemici non hanno ritrovate le nostre tracce, altrimenti non sparerebbero così all'impazzata. Si sparano l'uno contro l'altro, quei bruti! Gli abitanti di Bembe combattono contro gli abitanti di Engoge.
"Essi vivono poco; e col profumo blando "Delle erbette si innebriano; son vestiti di nero "Per darsi fra gli insetti un tal piglio severo, "Ma in cuor ridon di tutto! Dormono la giornata, "Poi di notte nei campi corrono all'impazzata!...
Dal tugul, dalle tende, dalle zeribak, dalle tettoie e dalle hose uscivano, vociferando a tutta gola, guerrieri vestiti con stoffe variopinte o semi-nudi, o nudi affatto, slanciandosi all'impazzata fra i cannoni, fra i fucili stretti in fasci, fra i cammelli e i cavalli che ingombravano il campo. Cortili chiusi fra capanna e capanna.
La notte era propizia: una brutta notte di maggio, col vento che muggiva, una pioggia che cadeva a rovesci, con una bufera che imperversava all'impazzata. Ad un tratto Lucertolo è svegliato da un gran rumore. La finestra si spalanca: entra nella camera il vento soffiando, e portandogli fino sul letto gli spruzzi della pioggia. Sente pure uno strepito di passi sul pavimento.
Ma dai discorsi si sapeva ch'egli riempiva le pagine di impressioni, di reminiscenze, di note autobiografiche, di vita giornalistica, di articoli di polemica e di sfoghi poetici. La sua calligrafia non fa mettere gli occhiali. È nitida e arieggia l'inglesino. Non è quella dello scrittore che va via all'impazzata e lascia agli altri la briga di capirla.
Manfredo Palavicino, assalito un momento prima, mentre senza scopo e all'impazzata andava avvolgendosi in un labirinto di viottoli, da quei tre che abbiam veduto affrettarsi sui passi suoi e che finalmente s'erano risoluti, assalito all'impensata, e quand'egli era tutto immerso ne' suoi pensieri e nella sua disperazione, a malgrado della resistenza che macchinalmente vi aveva opposto, era stato preso e tostamente tratto al palazzo ducale. Così cadde nelle insidie del Lautrec, dopo averle tante volte scansate. L'amore unico che portava a sua madre aveva respinti i consigli della fredda prudenza, ed egli stesso era corso incontro al proprio pericolo. Al numeroso volgo potr
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