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Si voltò e rivoltò sul letto tutta la nottata, ripetendosi a ogni po': Ragioniamo! Che voleva ragionare? All'alba non ragionava più, con lo spavento delle terribili virgole addosso. E che accadeva? Neppure a farlo a posta! Da a un mese, egli si ammalava di tifo! Ah, dottore! Siate galantuomo ora; guaritemi, se non volete che io vi maledica morendo!

E invece di rispondergli: , vi guarirò, farò il mio dovere! il medico lo aveva sgridato con stizza: Non dite sciocchezze! Febbre a quaranta gradi; delirio, durante il quale il povero cavaliere si sentiva rodere le carni dalle virgole nere osservate sotto le lenti del microscopio; coma, abbattimento, e tutti i malanni che il tifo porta con .

Quel che s'ha a fare, si faccia presto! disse il parroco; tu, Batacchio, va a svegliare tua moglie; ella stira perfettamente ed è donna da serbare un segreto. Don Fulgenzio, che quando vuole sa mettere il miele tra i punti e le virgole, scender

Ti vedo e non ti vedo... ti sento piuttosto, mi pare di scorgerti fra le linee, dietro i punti e le virgole. Tu cerchi di nasconderti nei vani... dietro una parentesi... ti metti in maschera... ma io ti conosco, e sento il tuo alito. Il tuo occhio inquisitore mi fa paura! Non fare il male... e non abbi paura. In ogni modo, questa è una teoria affatto nuova....

Postolo a sedere davanti a un tavolino su cui era preparato il microscopio, lo aveva poi iniziato nei misteri dell'invisibile. Eh? Vedete come guizzano? Come si agitano quelle virgolette nere? Sono ingrandite trentamila volte! E che razza di virgole sono? Microbi del tifo! Il cavaliere diè un balzo. Voleva ammazzarlo dunque? O, per lo meno, farlo ammalare per cavarsi il bel gusto di guarirlo?

Di simili romanzetti facevano fede quelle lettere, così gelosamente custodite, legate in principio da un nastro verde, azzurro o rosato, il cui nodo era soventi volte disfatto per leggere e rileggere que' dolci messaggi e veder di cogliere nuovi punti e nuove virgole che dicessero: t'amo!

Ma prima, ei mi parve sempre materialmente impossibile scrivere una storia, o un compendio, o una stessa tavola cronologica, senza esprimere piú o meno le proprie opinioni: chi si vanta di cosí fare, nol fa all'opera; e per applicar qui un modo di dire napoleonico, le opinioni si scopron fin dietro alle date ed alle virgole.

Egli è perciò che le cose di minor rilievo, i nonnulla, acquistano un pregio grandissimo; le virgole che determinano il più semplice concetto, parlano un'arcana favella all'anima vostra; uno svolazzo di penna, la filettatura di una maiuscola, sembrano dirvi «ti amo» poichè tutta quella gentile fatica è stata fatta per voi, non pensando che a voi.

E cosa ne dite voi di quella mezzana insopportabile che i letterati moderni usano chiamar Psicologia? Vi siete mai accorta, Madlen, di possedere, fra l’altre seccature, anche una Psicologia? Come ben sapete, non v’è libro moderno di qualche levatura il quale non ne sia, fin ne’ punti e nelle virgole, tutto pieno e zeppo. Anzi

Dall'altra vedo niente; solo ascolto le gentilissime voci di una conversazione francese nella quale a vece di punti e virgole ci sono delle risa: e giù il fragore delle acque cadenti e il sonare dei campanacci delle mandre su per i pendii.