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Tre giorni erano passati, dopo che il signor di Vaussana aveva scritto e consegnato il suo passio alla contessa Gisella. Ed era anche, bisogna dirlo, una domenica d'autunno, bella, serena, ma fredda, per un certo vento di tramontana che incominciava ad annunziare la stagione più rigida, e spogliava frattanto del loro fogliame i poveri alberi della montagna; quelli, s'intende, che sogliono perderlo all'appressarsi dell'inverno, come i roveri e gli olmi, i frassini, i tigli e i nocciuoli. Ah, i nocciuoli, soprattutto, come son tristi, quando hanno perduta la bella gloria frondosa degli scudi smeraldini, non mostrando più che una scarna selva di negre aste intirizzite! Maurizio aveva gi

Emilia fissò gli occhi sul platano, e vi riposò per l'ultima volta. Quivi, ancor poche ore prima, ella discorreva con Valancourt. Ricordossi la confessione da lui fatta che spesso vagolava la notte intorno alla sua dimora, che ne scavalcava il recinto; e d'improvviso pensò che in quel momento stesso egli poteva trovarsi forse in giardino. La paura d'incontrarlo, il timore altresì delle censure della zia la indussero a ritirarsi in casa. Si fermava spesso ad esaminare i boschetti prima di traversarli; vi passò senza vedere alcuno; ma giunta ad un gruppo di mandorli più vicino alla casa, ed essendosi voltata per vedere ancora il giardino, credette scorgere una persona uscire dai pergolati più tenebrosi ed avviarsi lentamente per un viale di tigli, allora illuminato dalla luna. La distanza, la luce troppo fioca, non le permisero d'accertarsi se fosse illusione o realt

La Teresa aveva percorso il viale dei tigli ove le foglie secche scricchiolavano sotto i suoi piedi, e prendendo un sentiero coperto di ghiaia minuta s'era spinta fino al piccolo lago ingrossato dalla pioggia recente.

È semplicissimo. Mia sorella ha scritto anche a me. Vostra sorella? , in risposta ad una mia lettera disperata di ieri... allora sono corso a precipizio da voi, eravate uscita da mezz'ora; per fortuna il portinaio mi ripetè l'indirizzo che vi aveva inteso dare al vostro cocchiere. Viale dei tigli, 37... il mio indirizzo!

Ma pure era lei.... Era Nora.... Nori, che camminava diritta, colla persona alta, bella, che pareva come illuminata dallo splendore dei capelli biondi. Era Nora, col passo ritmico e sicuro, risonante nell'ombra quieta del viale, sotto i tigli, Nora, Nori che camminava diritta, sempre diritta per la sua via, come il destino.

Il generale diss'egli ha gran bisogno di voi. Lo penso; rispose l'ufficiale, facendo un breve saluto cerimonioso. Maurizio s'incamminò sulla spianata, verso il gran viale de' tigli.

Monti a destra, monti a sinistra, monti di fondo. I frassini, i tigli, gli aceri verdeggiano in sinfonia sul davanti e si fondono cromicamente colle nebbie azzurriccie della valle Cannobina: alle falde, qualche striscia di sentierucolo nei colti, qualche bugigattolo nelle vigne, qualche tocco di rosso in una macchietta all'ombra d'una siepe: su nel folto del bosco, le linee taglienti delle strade alle valli.

Prese la direzione opposta a quella che intendeva di seguire, e girando per certi viottoli deserti, assicurandosi che nessuno lo vedeva, trovò la sua strada, che lo condusse in un angolo romito delle colline, ove sorgeva una modesta casa di campagna quasi nascosta dai tigli, dai platani, e dalle robinie.

Pietro rimase immobile, muto. Lungo il viale di tigli sentì dileguarsi il fruscìo delle vesti, il rumor dei passi ritmici, sicuri. Si guardò attorno come per cercarla.... Era solo. Non si mosse, non fece un passo: rimase così, immobile e muto, senza una parola, senza una lacrima. Matteo Cantasirena declamava, lamentando le lunghe assenze di Nora. Oh, si figuri! esclamava la Gioconda.

Era un'ora dopo mezzogiorno e splendeva un bellissimo sole, ma la barca passava nell'ombra. Il canale era fiancheggiato da due file di tigli, di olmi, di salici, e da siepi alte, che nascondevano la campagna. Pareva di navigare a traverso un bosco. A ogni svoltata si vedeva una lontananza profonda, tutto verde e chiuso, e qualche mulino a vento sulla sponda. L'acqua era coperta di un tappeto di lemna, e in alcuni punti tempestata di fiorellini bianchi, d'iridi, di ninfee, di lenti palustri. L'alta spalliera di verzura che fiancheggiava il canale, s'apriva qua e l