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Intorno e innanzi a me scorgo perversi volti, quadre e selvatiche mascelle di animali da preda; e le favelle incrocian sfavillìi di stocchi avversi. E il furor della lotta e l’ingordigia tende ed ingrossa i muscoli, scolpisce forza odio frode sopra i volti; e strisce di sangue irrigan la petraia grigia. .... Scòpriti finalmente, Oro, bell’Oro, ragion di vita, fonte della grazia.

E la storia ci fa conoscere che alcuna volta si perdettero battaglie per la grande uccisione cagionata dall'accorgimento di serrarsi da presso al nemico, e con gli stocchi ferirlo nelle parti vitali, ovunque le commettiture lasciavano un piccolo varco all'armi di punta. Varie Lezioni. Amed. magg. st. 2 E poi canuto crin, bianco le tempia. ......min. ivi E per canuto crin bianco le tempia.

Io trovo ne' romanzi di que' tempi certe avventure magre da pidocchi, e fatti da sbavigli, cosí scempi, di quei poeti, e lunghi un tirar d'occhi, che riformavan quegli antichi esempi di battaglie, di giostre e spade e stocchi; onde le genti che leggevan quelli erano imitator de' scrittorelli. Or vi conduco a Marfisa e a Ruggero.

Chi son costor che con saette e stocchi e lance a morte han l'animal condotto? Rispose Malagigi: Non è istoria di ch'abbia autor fin qui fatto memoria. 39 Sappiate che costor che qui scritto hanno nel marmo i nomi, al mondo mai non furo; ma fra settecento anni vi saranno, con grande onor del secolo futuro.

Ma propriamente i cavalieri si distinguevano per elmi e corazze e schinieri d’acciaio: filettati d’oro se di ricchi e connestabili, con spade, stocchi, e mazze ferrate: e certi magnati, ove sugli elmi non avesser cimieri propri e gentilizi, vi facevan pompa di piume d’estranei uccelli. Cavalcavano bei destrieri, difesi con testiera e gualdrappa di cuoio, briglie purpuree e freni dorati.

180 Malindo uccise e Ardalico il fratello, che del conte di Fiandra erano figli; e l'uno e l'altro cavallier novello fatto avea Carlo, e aggiunto all'arme i gigli, perché il giorno amendui d'ostil macello con gli stocchi tornar vide vermigli: e terre in Frisa avea promesso loro, e date avria; ma lo vietò Medoro.

Ma però il Sinibuldi non mal s’apponeva. Lo sconosciuto era Nello de’ Fortebracci. Una forte inimicizia perdurava da qualche tempo fra le loro famiglie. Dopo che i cittadini, avvenuto il crudel fatto de’ Cancellieri, si videro spesso dalle torri con balestre e con pietre, e per le vie con stocchi e con spade venir fra loro a battaglia, accadde un giorno (così narrano le storie) che certi della parte Nera, cioè ser Fredi di messer Sozzofante, Bertino Niccolai, che guardava la fortezza del Pantano di messer Simone Cancellieri, e altri, stando in Pistoia presso alle case di messer Gherardo de’ Fortebracci e consorti, messer Gherardo li volle offendere perchè egli era nipote di quel nobile cavaliere, messer Bertino, ucciso poco fa dallo Zazzara, fratello del detto ser Fredi. Dalle parole misero mano alle spade, tantochè per quella rissa tutta la citt

72 Or Brandimarte che vide per terra il re Sobrin, non l'assalì altrimente, ma contra il re Gradasso si disserra, ch'avea abbattuto Orlando parimente. Tra il marchese e Agramante andò la guerra come fu cominciata primamente: poi che si roppon l'aste negli scudi, s'eran tornati incontra a stocchi ignudi.

Non sarien tanti astuti tra le genti, se tra le genti non vi fosser sciocchi, fra quai si denno porre anche i prudenti, che offesi son dai furbi e chiudon gli occhi; poiché son oggi gli astuti insistenti, e la prudenza abborrisce gli stocchi, donde i prudenti sopraffatti e oppressi nel numer degl'ignocchi vengon messi.

Questi signori stavano in aspettazione nel salotto, sdrajati ne' seggioloni presso la tavola su cui erano sciorinati non pochi disegni di caricature equivoche, e parecchi volumi degli ultimi romanzi di fattura parigina; e, mentr'essi sbadigliavano beatamente, guardando gl'intagli rappresentanti i più famosi cavalli da corsa del Regno Unito che pendevano incorniciati dalle pareti, framezzo a fioretti sciabole e stocchi, a guanti di difesa e visiere e corazze imbottite, indispensabile fornitura d'ogni elegante spadaccino; il padron di casa andava e veniva inquieto, turbato, sfogando la sua bile or sull'uno or sull'altro de' servitori.