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Unde per la loro mala vita vengono e' secolari ad inreverenzia e a disobbedienzia alla sancta Chiesa, benché essi nol debbano fare. E non è scusato il difecto loro per lo difecto de' ministri. Repetizione breve sopra molte cose giá decte, e come Dio in tucto vieta che i sacerdoti non siano toccati per le mani de' secolari, e come invita la predecta anima a piangere sopra essi miseri sacerdoti.

Nicola s'era scusato con dire, che i danari glieli aveva portati Pietro Carollo, un amico a cui non si poteva dare una negativa, tanto più che stava col barone *, e l'istesso barone aveva mandato a dire che accettassero le sue preghiere, facessero a modo suo: il Barone era una persona grande, comprendevano.... Poi s'erano messi a fare un certo conto senza sugo.... tanto a questo, tanto a quest'altro; tanto per quello, tanto per quell'altro.... un vero pasticcio in cui non aveva compreso un'acca.

Averle detto inoltre esso armeno, che li signori ambasciatori di Francia e di Spagna ed anco monsignor Nunzio, gli hanno mandato a dire che desiderano vederlo, ma che egli si è scusato per ora colle sue molte occupazioni.

DIC. Io vi ubbidirò, con questa condizione però che mi perdoniate, e che io sia scusato appresso di voi, se io dirò forse cosa non più udita dagli orecchi vostri: perchè se bene io ho amato assai le lettere greche e latine, nondimeno con non minore studio ho praticato tra teologi, i quali, posposto l'ornamento del parlare, hanno atteso alla cognizione delle cose.

L'altra sera la signora contessa ha invitata tutta la comitiva di San Donato a prendere il in casa sua. Anche qui mi sono scusato. Ma qui ci avevo almeno un'altra ragione, abbastanza ridicola; e imperiosa, nondimeno, ineluttabile, perentoria.

Ciò è quanto ho l'onore di sottoporre all'imperial regio governo, in obbedienza alla venerata lettera 20 corrente, n. 198210/2840 P. Questa risposta al quesito, fattomi giá da qualche tempo, non avrebbe tardato di tanto, se, confuso accidentalmente con altre carte, il libro, che ora restituisco, non mi fosse sfuggito affatto dalla memoria; del che prego d'essere scusato.

La contessa avrebbe voluto trattenermi a colazione; ma io mi sono scusato, essendo in balìa del mio ospite ed amico. Per una prima visita ho voluto esser breve; mi rifarò un'altra volta; sempre che, soggiunse maliziosamente Filippo, non ti dispiaccia la cosa. Ma no, ma no; quante volte l'ho a dire, che non mi dispiace, che anzi mi fa un piacer matto?

Per ciò, è peccato veniale, o mortale secondo il pericolo, l'immaginare cose oscene, a meno che ciò non sia scusato da qualche fine onesto. È ancora da notarsi la differenza che corre tra il sentire la dilettazione, e lo acconsentire ad essa. Il sentire è spesso una necessit

Successivamente essendosi messa alle voci la nomina dei deputati, dallo scrutinio delle schede risultarono nominati i Senatori conti GUICCIARDI, CASTIGLIONI e TESTI, il quale ultimo si è scusato a motivo dell'attuale sua malattia d'occhi. Milano, dal palazzo del Senato 17 aprile 1814. Firmati come sopra.

Ti dirò io come puoi essere scusato, rispose il conte Lombardi. Vieni a pranzo da noi, domani. È detta? È detta! ripetè Filippo, pensando che aveva sperato di ripartire subito, ma che a quel secondo invito bisognava arrendersi. Ecco, benissimo, osservò Ada de Idris. Domani vai a pranzo da Lombardi, e domani l'altro mi accompagni a Vittorio, da Leopoldo, e ti fermi da noi.