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Deposto, condannato alle forche! Gli avessero lasciato almeno l'Egitto! Suicidati! Deve suicidarsi. Le forche. Mai! Ma non sa decidersi. Scavatemi la fossa. Mentre la scavano gira desolato per la villa, per i giardini. Il sudore dell'angoscia gl'imperla la fronte; il cuore gli si stringe come in una morsa; gli si fa scuro avanti agli occhi; si sente tanto infelice.

Il frate non rispose. Ambedue rimasero perplessi. Scendeva giù per la corteccia di un pino una fila di formiche e si dilungava su ’l terreno: ciascuna formica trascinava un frammento di cibo e tutta l’innumerevole famiglia compiva il lavoro con ordine diligente. Anna guardava, e le si svegliavano nella mente le credenze ingenue dell’infanzia. Ella parlò di abitazioni meravigliose che le formiche scavano sotto la terra. Il frate disse, con un accento di fede intensa:

Ad un tratto, cadono le donne in fila bevendo la morte con bocche contratte, sotto l'ampia mitraglia del fuoco solare.... Altre piroettano su stesse, trottole ancora strette dagli spaghi sferzanti delle capigliature, poi crollano giù pesantemente, e con rabbia convulsa scavano il suolo per celarsi nelle viscere fresche della terra. Me ne infischio, del caldo e del pericolo!

I venditori ambulanti che trascinano la loro triste vita sui marciapiedi sono tutti italiani. Questo si dice ufficialmente avere in mano il piccolo commercio. Sono italiani i terrazzieri che scavano le fogne, i lastricatori delle vie, i muratori arrampicati sui ponti, tutti coloro che compiono i lavori più rudi, gli operai in genere. Basta correre l

Si scavano convulsivamente come il ventre di una ballerina bruciata dal desiderio, che invoca il maschio. 6 Sibilatori e 6 Ululatori. Maledetto vento, ladro di cammelli e di tende!... Povere palme torturate della mia oasi lontana! Certo la sabbia è gi

È vero quello che se ne dice? domandò la signorina Adele Ruzzani. Signorina.... rispose il duca, io veramente non so che cosa se ne dica.... Che ci sono in quel convento degli uomini in collera col mondo. Come tutti i frati, signorina. Che si lasciano crescere la barba fino alla cintura; soggiunse la signora Morselli. E si scavano la fossa come i certosini; rincalzò la contessina Berta.

E finitela col vostro monotono e stolido gridio!... Crepate, crepate alfine in silenzio, o pescicani austriaci che non avevate il coraggio di navigare alla superficie!... Uno sputacchio sopra la poppa, prima che affondi!... E poi ritorno indietro, involandomi verso i chiari ossami dei monti che i trapani accaniti della battaglia scavano in tondo. La battaglia.

È la punta di una proboscide di elefante. So come fu cucinata dai Giuma. Anzitutto, essi scavano un buco e lo riempiono di legna accesa. Sei ore dopo, seppelliscono nella bragia del buco la proboscide. A me piace. Sembra lingua di bue selvaggio affumicata. Questo è piede di elefante. Pure saporitissimo. Una brocca di terra porosa piena di vino di palma e del montone. mangiando, divertita.