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Ora passava un carro funebre, di quelli che fanno continuamente la via di Foria e s'avviano al cimitero. Il de Laurenzi, curvo, con la mano alla falda del cappello, scivolò accanto all'enorme e nero carrozzone dalla cui cimasa dorata pareva che volessero spiccare il volo, ad ali spiegate, quattro polisarcici angioli di legno. La via, su quel transito, s'era fatta silenziosa, a un tratto. E a me parve che tanto da quel lento carro come da quell'uomo pur funebre si sprigionasse in quel punto una medesima espressione mortuaria il cui senso mi durò dentro per qualche secondo. Poi tutto si tolse dalla mia vista. Ma sopra di me e sull'animo mio, mentre m'avviavo alla porta del mio ufficio, pesava ancora, come l'ultimo segno di tanta malinconia, un cielo invernale plumbeo e greve. L'aria mi pareva satura d'una umidit

Hoppe Seyler consiglia di acidular con molto acido acetico il liquido da esaminare, indi aggiungere un egual volume di soluzione salina satura o di cloruro di sodio o di solfato acido di soda o di solfato di magnesio; questo metodo far

Per ottenere l'acido colalico o dalla bile o dalle feci, si bollono queste con soluzione satura di potassa: si former

Una soluzione di cloridrato di guanina riscaldata e trattata con una soluzione satura d'acido picrico da un precipitato giallo cristallino. Allantoina C H Az O . Si ottiene trattando l'acido urico con un alcali: trattata a sua volta con un alcali concentrato si decompone in acido ossalico ed ammoniaca. Trovasi nell'urina fetale e dei poppanti e nel liquido dell'amnios.

La sala era illuminata a luce elettrica da vecchi bracci dorati, nei quali le vaschette del gas avevano ceduto il posto alle diafane pere dal rameo stelo attorcigliato e rosso dentro un candore abbacinante: nell'aria satura di odori grassi un calore cresceva a colorare le facce, accendendo tratto tratto nel fondo degli occhi qualche fiammella.

Frattanto un torpore malarico invischia l'acque stagnanti. I licheni sui greti son bruciacchiati dai passi infocati dei demonî che strisciano verso i rifugi delle streghe... Maledetto scannatoio, lugubremente infestato dall'eterno gracchiare dei rospi inspirati!... Satura di fuliggine e striata di fosforo, l'aria s'infeltra tutta di vampiri dai grandi occhi di donna levantina...

Balzata fossi dagli oceani immensi, vestita d’alghe, satura di sale!... Ma il peccato d’origine, il mortale peso del sangue incarcera i tuoi sensi. Sei nuova, e pure in te fremono i mondi: vita io ti diedi, e pur mi sei straniera: penetrarti vorrei, ma tu di fiera semplice grazia il tuo mister circondi.

Ecco: un giorno leggendo il Vangelo; gli era caduta sottocchio quella sentenza, satura di un sublime socialismo, che dice: In verit