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Quel de la Pressa sapeva gia` come regger si vuole, e avea Galigaio dorata in casa sua gia` l'elsa e 'l pome. Grand'era gia` la colonna del Vaio, Sacchetti, Giuochi, Fifanti e Barucci e Galli e quei ch'arrossan per lo staio. Lo ceppo di che nacquero i Calfucci era gia` grande, e gia` eran tratti a le curule Sizii e Arrigucci.

Nel cerchio delle infinite sue mura Gerusalemme la pazza, Gerusalemme l’ingorda, Gerusalemme la dipinta come una cortigiana, chiudeva tra i suoi palazzi di cedro e di marmo il secolo di tutti i piaceri, la foia di tutte le colpe, la dorata e venale decadenza della sua voluttuosa civilt

Costanza dischiuse il piccolo cofanetto di raso azzurro dalla chiave dorata, che stava sull'étagère. Ecco l'imagine ridente.... di quella che fui una volta! Andrea guardava il ritratto, la figura quasi infantile di quella donna in veste bianca, circonfusa di veli; e alzando gli occhi verso di lei, chiese con un accento di incredulit

Ecco le donne alternando preci e ragionamenti giungono all'alba del giorno supremo. Dalla plaga di oriente un chiarore roseo e diafano prometteva ai Romani una mattinata dorata e azzurra; unico vanto, e forse ultima sciagura rimasta alla nostra terra senza fine sconsolata.

Le piccole tavole erano ornate di fiori vivi, e in certe nicchie tra una sala e l'altra eran cespi di fiori serici, su cui le lampadine elettriche spruzzavan luci variate; e luce pioveva dall'alto, dorata sulle pareti dorate, che chiudevano in cornici d'oro, tra decorazioni di pavoni, di pesci e di granchi, alcune scene settecentesche.

Ed ecco in fondo alla scena, su dall'impalcato, sollevarsi a poco a poco una linea di nuvolette grigie a pancia rigonfia, seminate da piccole stelle di carta dorata; e G. C., il quale dietro la tomba si era condotto carponi fin l

Che farò senza Euridice? In quella luce dorata e tepida, in quel profumo così molle, in mezzo a tutti quegli oggetti improntati di grazia femminile, il fantasma della melodia antica pareva svegliare il palpito d'una vita segreta, spandere l'ombra d'un non so che mistero. Com'è bella l'aria che tu cantavi dianzi! io dissi, obbedendo all'impulso che mi veniva dalla inquietudine.

Il terrore fu breve... I due pellegrini dell'aria, dopo una discesa precipitosa di oltre mille metri, improvvisamente distesero le immense ali... e scherzando con leggerissimo volo intorno alla cupola del Duomo, ristettero abbracciati sulla testa dorata della Madonna... In quel punto il cannone della gran torre diede il secondo segnale, che annunziava l'apertura delle valvole!...

Quella mani mi facevano sentire il dolore delle sue lente carezze. Guardavo lei, per immaginare la sua maniera d’essere un’amante. Pensavo a quelli che l’avevano posseduta, alle labbra che si erano immerse nel respiro della sua viva bocca. Tra il sole morente le sue trecce divenivano color di fumo. La sua pelle dorata prendeva il colore della infinita sera.

Filippo parlava di Roma con un entusiasmo che nessuno avrebbe mai supposto in lui; Roma tutta dorata d'un sole giallo e abbagliante, Roma stupenda a dispetto degli uomini e del tempo, Roma che ha visto milioni di pellegrini d'amore, sperduti e obliati nei secoli, contenti e umili, Roma appariva anche nei sogni di Loredana.