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Salendo la scala, Tognetti scivolò: i gradini erano bagnati dal sangue che scorreva giù dalla sommit

E spuntò l’alba e i giorni ad uno ad uno caddero e Morte scivolò fra i letti ridendo co’ suoi schietti denti di teschio entro il cappuccio bruno: il taciturno seguitò la lotta tra i recidenti ferri e la cancrena, la siringa e la vena, il verme ingordo e la belt

A un tratto, lievemente, la vecchietta piegò il capo sulla spalla. Si sciolsero le sue mani, e una scivolò lungo un ginocchio. Non parlò più. S'era assopita in quel giardino pieno di odore e di ronzii. Mi allontanai pian piano.

Il prete di vettura, giunto al parossismo dello spavento, perdè le forze; scivolò giù dalla sedia, cadde in ginocchio dinanzi al prelato. Eccellenza, gridava, creda che non ci ho colpa. Mi usi misericordia.

Un soldato telegrafista, chiusa la testa nell'elmo sonoro, ascolta parole volanti che hanno balzi lunghi più d'un chilometro.... Scivolo via per un momento, a fianco a fianco con una giovane stella filante che mi disvela il mare cadendovi dentro, gabbiano d'oro che raggiunge il proprio riflesso....

Il capitano Fiesco, preso il mozzo Bonito sotto il patrocinio d'un braccio amoroso, scivolò destramente da quel vano in una viuzza laterale.

Maledizione! Maledizione! La contessa si trascinò carpone fino allo sbocco della scaletta e scivolò lestamente dai gradini col suo piedino elegante e nervoso da pattinatrice. Negli squilli reboanti dei bronzi si perdevano gli ululati del consorte ferito.

E sotto il ritratto di una signora ho veduto scritto così. Dici una bugia. No, no! mammetta! replicò Lalla, contentissima, Hai anche tu quel ritratto e così dicendo, scivolò dalle ginocchia di sua madre, corse nel salotto, prese un album, lo portò a Maria, l'aprì, fece passare i ritratti in fretta; poi fermandosi d'un tratto esclamò: Eccola!

Dice l'Acqua al Sasso: Io garrula Rompo al monte gli aspri fianchi, Fresca scendo ai campi, agli aridi Cespuglietti, ai fiori stanchi: Di mia voce apro il silenzio Delle valli e rido al cielo: Sempre lieta ad un'incognita Meta io scivolo ed anelo. Quando mai tu muovi un passo? Nel mio corso io sono il simbolo Del progresso che si avanza.... Ed io sono la Costanza! In suo cor brontola il Sasso.

C'era stato di mezzo quel Rigo, il gobbo, che aveva preparata la fuga e mi sorvegliava. L'ombra che scivolò lungo il muro... La ricorda? Rigo. Maledetto!... Si tacque per un momento. Respirava forte, quasi a stento. Stavo per dirgli che smettesse di parlare quand'egli continuò: Presi un anno e tre mesi di prigione per ferite volontarie.