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«I primi che mettono fuori il figurino di una idea, son chiamati liberali. La moda viene accettata, si propaga, si allarga a lungo andare, tutti debbono svestire l'abito vecchio, per adottare la nuova foggia. Ma dopo alcuni anni comparisce un altro figurino, un figurino che alla sua volta si chiama progresso, civilt

Il Dugas, se ammette che il male dipende quasi sempre da speciali condizioni organiche, riconosce pure che è determinato da cause esteriori; non lo considera soltanto da scienziato, ma anche da filosofo, da moralista. L'origine morale del consorzio sociale, egli dice, è la simpatia, intesa in senso largo, cioè come corrente nervosa che si propaga da un individuo all'altro e fa che ciascuno di noi tenda ad uniformarsi istintivamente a coloro tra i quali vive, a imitare i loro atti, a condividere le loro idee, a partecipare ai loro sentimenti. Il timido-nato è incapace assolutamente di questo adattamento; i timidi, che chiameremo intermittenti, o d'occasione, sono tali quando si trovano in presenza di gente nuova, di persone con le quali non hanno dimestichezza, o dalle quali, per una ragione o l'altra, repugnano. Mettete un uomo cordiale insieme con un individuo chiuso e freddo: sar

E per me il simbolo è chiaro: quei grandi fiumi giallastri, larghe trecce di cenci color d'itterizia, che il vento strappa e sbatte brutalmente, sono bandiere austriache che attizzano le onde d'un mare di baionette inondante monti e pianure.... Il mio motore risponde loro, aggressivo, ronzìo formidabile che cresce e si propaga negli echi, come il calpestìo d'un esercito in marcia.

Il rombo dell’organo si propaga alla pietra dov’egli è per piombare. Torno presso di te... Voglio che la mia anima abbia la forza di condurre il mio corpo fino alla tua pietra... Tu lo dicevi: un coraggio di solitario, un coraggio di aquila... Nessuno sa, nessuno comprende... La scintilla d’un dio la cercherò nella tua cenere... Voglio... voglio andare a lui... io solo...

Un colpo di cannone annunzia ai presenti ed ai lontani fratelli dell'Olona che il banditore della giustizia è salito sulla torre e sta per proferire la sentenza... La coscienza del dovere ha imposto silenzio alla folla... Duecentomila persone ammutoliscono... al primo cenno della legge. Qual è dunque la voce potente, che si propaga dall'un capo all'altro della citt

La canzone popolare non si definisce, essa si sottrae all'arida spiegazione della scienza; è una cosa vaga, fuggevole, senza contorni determinati, evanescente. È tutto ed è nulla; è un soffio leggiero e può diventare una leva potente; brilla di tutti i colori dell'iride, si crede che sia una perla ed è una bolla di sapone; donde viene non si sa, dove va non si conosce; può morire, ma può anche risuscitare; ha una fragile esistenza e la si vede resistere all'urto degli avvenimenti ed al trascorrere degli anni. In essa si ritrova lo spirito multiforme del popolo; è gaia, vivace, dal ritornello allegro, dalle battute affrettate e rapide; è malinconica, dalle note lunghe e cadenzate con un pensiero mesto che ricompare ogni tanto; talvolta è burlesca, vi si sente lo scoppiettìo del sarcasmo ed il fischio dell'ironia ed infine, con una profonda ed inconsciente filosofia unisce spesso parole dolenti ad un motivo brillante. È un lamento, una risata, un sogghigno, un bacio; l'espressione di un momento, la durevole rappresentazione di un sentimento rapidissimo; è una idea complessa ed energica che ha bisogno di svolgersi con la parola e con la musica. Senza sapere la prima bocca che l'ha intuonata, la canzone si propaga in un momento, diventa la propriet

Il fatto più importante di quel giorno fu la presa di Acquapendente, dove quaranta gendarmi rimasero prigionieri degli insorti. A Bagnorea in uno scontro che durò due ore i pontifici sono battuti; così pure a Otricoli. Il movimento si propaga a Orte e a Ronciglione, convergendo verso Viterbo. La rivolta si estende in pari tempo nei monti di Bolsena, Soriano e Caprarolo.

La corruzione si propaga infatti. Lo standard della morale pubblica si è modificato sotto questo regime. Quando l'eccezione diventa regola, la regola diventa eccezione. Avviene in morale quel che ci succede in ottica quando entriamo in un ambiente illuminato da una lampada colorata; al principio si trova tutto strano, falso, curiosamente colorato; poi l'occhio s'abitua, il ricordo della luce pura svanisce dalla retina, ogni cosa si normalizza al nostro sguardo. Così laggiù si è abituata la coscienza pubblica alla strana luce della moralit

Avanti! Avanti! Al disopra della ribellione che si propaga a poco a poco negli eserciti vostri sfavillanti, udite, Stelle d'oro, l'alto grido: «Avanti! Avantiche vi rimette in sella sopra il dorso illusorio e fra la danzante criniera delle vostre nuvole?... Udite il grido che ancora m'incalza?... Ol