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indi partissi povero e vetusto; e se 'l mondo sapesse il cor ch'elli ebbe mendicando sua vita a frusto a frusto, assai lo loda, e piu` lo loderebbe>>. Paradiso: Canto VII <<Osanna, sanctus Deus sabaoth, superillustrans claritate tua felices ignes horum malacoth!>>.

e dentro a quei che più innanzi appariro sonava ‘Osanna’ , che unque poi di rïudir non fui sanza disiro. Indi si fece l’un più presso a noi e solo incominciò: «Tutti sem presti al tuo piacer, perché di noi ti gioi.

e dentro a quei che piu` innanzi appariro sonava 'Osanna' si`, che unque poi di riudir non fui sanza disiro. Indi si fece l'un piu` presso a noi e solo incomincio`: <<Tutti sem presti al tuo piacer, perche' di noi ti gioi.

Di contr’ a Pietro vedi sedere Anna, tanto contenta di mirar sua figlia, che non move occhio per cantare osanna; e contro al maggior padre di famiglia siede Lucia, che mosse la tua donna quando chinavi, a rovinar, le ciglia. Ma perché ’l tempo fugge che t’assonna, qui farem punto, come buon sartore che com’ elli ha del panno fa la gonna;

e dentro a quei che piu` innanzi appariro sonava 'Osanna' si`, che unque poi di riudir non fui sanza disiro. Indi si fece l'un piu` presso a noi e solo incomincio`: <<Tutti sem presti al tuo piacer, perche' di noi ti gioi.

L’altro ternaro, che così germoglia in questa primavera sempiterna che notturno Arïete non dispoglia, perpetüalemente ‘Osanna’ sberna con tre melode, che suonano in tree ordini di letizia onde s’interna. In essa gerarcia son l’altre dee: prima Dominazioni, e poi Virtudi; l’ordine terzo di Podestadi èe.

Sospendete, o fratelli, quei plausi; imponete al vostro entusiasmo! Serbate gli osanna a lui solo. Fra pochi istanti, allo squillar dei due tocchi pomeridiani, il gran Malthus sar

Vegna ver’ noi la pace del tuo regno, ché noi ad essa non potem da noi, s’ella non vien, con tutto nostro ingegno. Come del suo voler li angeli tuoi fan sacrificio a te, cantando osanna, così facciano li uomini de’ suoi. D

Poco piu` oltre, sette alberi d'oro falsava nel parere il lungo tratto del mezzo ch'era ancor tra noi e loro; ma quand'i' fui si` presso di lor fatto, che l'obietto comun, che 'l senso inganna, non perdea per distanza alcun suo atto, la virtu` ch'a ragion discorso ammanna, si` com'elli eran candelabri apprese, e ne le voci del cantare 'Osanna'.

Vegna ver' noi la pace del tuo regno, che' noi ad essa non potem da noi, s'ella non vien, con tutto nostro ingegno. Come del suo voler li angeli tuoi fan sacrificio a te, cantando osanna, cosi` facciano li uomini de' suoi. Da` oggi a noi la cotidiana manna, sanza la qual per questo aspro diserto a retro va chi piu` di gir s'affanna.