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Le magnificenze della festa furono indescrivibili. Una ventina di sale, tutte aperte agl'invitati: da una sala turca essi passavano a una sala pompeiana, da una sala egiziana a una sala nel più puro stile del XV secolo, fiorentino: e per tutto quadri, statue, oro; forse troppo oro.

Il vento crepuscolare sollevava nugolette di sabbia; sulla spiaggia deserta non appariva alcuno: pure la grande voce del mare, la eterna e sempre vecchia e sempre nuova voce del mare, riempiva quel deserto. Sul cielo, che si arrossava, spiccavano nettamente i profili aspri e severi di uno scoglio a picco che bagnava la sua radice nel mare: uno scoglio nero e pensoso. Quest'ultimo giorno di autunno, un giorno che aveva racchiuse e compendiate in le magnificenze della primavera e dell'estate, terminava lentamente, con una maestosa ricchezza di colori; non vi era in quel tramonto un sol rimpianto, una sola malinconia, nalla di riposto o di arcano. Era una pompa libera, aperta, quasi oltraggiosa; un lusso senza scrupoli, che sarebbe passato in un solo istante nell'ombra, senza esitare. Sulla sterminata vastit

Pure si volle illudere ancora, e pensò che le magnificenze del castello di Sentis ed i fragorosi divertimenti della vita di Parigi le avrebbero ben presto fatto tutto dimenticare. È difficile farsi un'idea dell'affetto che il conte portava a sua figlia. Ella era tutto per lui. Fu spaventato dallo sguardo fisso ch'ella aveva quella mattina. La cerimonia fu breve.

La speranza dell'imperatore, che la vista delle magnificenze edilizie cittadine avrebbe risvegliato nei provinciali il senso della bellezza, venne meno necessariamente per colpa della precipitazione febbrile delle imprese. Superata la prima impressione di abbagliamento, e in ispecie su alcune nuove piazze a Lione la vista delle superbe fontane tra folti di verzura in mezzo al tumulto del mercato è davvero incantevole, l'occhio del forestiero, e particolarmente del settentrionale abituato alle belle casine serene che spiccano così chiare e nitide nell'aria tenera della campagna, avverte subito il nessun gusto e la gramezza della nuova edilizia. Brulle caserme, incartocciate qua e l

Non se ne son le genti ancora accorte per la novella eta`, che' pur nove anni son queste rote intorno di lui torte; ma pria che 'l Guasco l'alto Arrigo inganni, parran faville de la sua virtute in non curar d'argento ne' d'affanni. Le sue magnificenze conosciute saranno ancora, si` che suoi nemici non ne potran tener le lingue mute.

A volte nella prima entrava tutto il Senato; nella seconda, la sua Corte; la terza procedeva vuota per rispetto. Eccole queste magnificenze! Montate su traini e sospese con solidi tiranti di cuoio sopra molle, esse sono, all’esterno, ricche di dorature e di dipinti allegorici: all’interno, fulgide per la tappezzeria di raso rosso.

Nel fuggire, ella lasciò cascare una delle sue scarpine di vetro, che il principe raccattò con grandissimo amore. Cenerentola arrivò a casa tutta scalmanata, senza carrozza, senza lacchè e con addosso il vestito di tutti i giorni, non essendole rimasto nulla delle sue magnificenze, all'infuori di una delle sue scarpine, la compagna di quella che aveva perduta per la strada.

Mi accorgo di scivolare nell'estetica, e fo punto. Il dramma di Vittor Hugo è posto in scena, al Teatro Francese, con uno sfarzo, che da noi s'usa a mala pena nei balli. Conosco degli umori malinconici, a cui questo apparato scenico dispiace nei drammi, come quello che svia l'attenzione dell'uditorio e nuoce alla piena comprensione dell'opera. Costoro, senza avvedersene, vanno dietro a qualche critico, che fu da principio autore drammatico e non ebbe pur troppo i cosidetti lenocinii del palcoscenico a salvarlo da una brutta figura. Per me, tengo un'opinione diversa; non intendo perchè un autore si debba stillare il cervello a rappresentare il vero meglio che può, se non ha poi da farlo ammirare sulla scena, come lo ha veduto lui nella mente. Si aggiunga che, dove il poeta abbia immaginato un gran quadro, le magnificenze del suo pensiero sembreranno ampollosit

Non se ne son le genti ancora accorte per la novella eta`, che' pur nove anni son queste rote intorno di lui torte; ma pria che 'l Guasco l'alto Arrigo inganni, parran faville de la sua virtute in non curar d'argento ne' d'affanni. Le sue magnificenze conosciute saranno ancora, si` che suoi nemici non ne potran tener le lingue mute.

AVV. SARFATTI (continuando). E se non c'è stato, ci vada, e impari tra le magnificenze e gli splendori formali di esseri umani, equivoci e ambigui, impari l