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Va, va, sarai più felice, morto, gli disse ancora, Gwendaline. Dammi un bacio, chiese egli, umilmente, inginocchiandosi innanzi al divano dove ella giaceva sdraiata, per non darle il fastidio di levarsi. Ella si voltò leggiermente, all'uomo inginocchiato: gli prese la testa fra le mani sottili e ingemmate e gli posò le belle e fresche labbra, sulla fronte.

Vedete, sotto i miei piedi, salire in grossi ribollimenti quel grasso fumo viscoso che sta per dare l'assalto alla fragile luna e per insudiciarne le diafane mani, tutte ingemmate di lagrime pure?...

Il suo gusto era squisito nelle cose d'arte. L'appartamento n'era una prova visibile. Tutto, dalle vôlte, dalle cornici, dai mobili fino al più piccolo oggetto, aveva un valore artistico. Vi erano quadri scelti con sottile discernimento tra i capolavori delle migliori scuole, statue che rammentavano le greche, vasi della China e del Giappone, lavori di smalto e d'intaglio, velluti e damaschi cadenti in pieghe maestose, tappeti di Gobelins dai colori vivacissimi e armonizzantisi, e sopratutto specchi d'ogni sorta, dagli enormi dovuti alle fabbriche moderne che coprivano intere pareti fino ai piccoli, elegantissimi specchi di Venezia, con le cornici un po' annerite dal tempo, coperte d'ornati baroccamente contorti e ingemmate di specchini microscopici. Tutte codeste cose erano disposte con quell'ordine di sobria eleganza che indica il gusto di artista spinto fino alle ultime conseguenze; l'armonia dei colori e delle forme, l'unione tanto difficile degli stili, era ottenuta con la sicurezza infallibile che d

La vista di donne scollate, ingemmate, ostentatrici di bellezze che avevano un padrone e ne cercavano un altro, mi atterrì con questa scoperta: io aveva bisogno d'una di quelle donne; d'una qualunque, purchè non fosse Lidia, non le somigliasse in nulla; avevo bisogno d'una donna della quale ignorassi e il sorriso e la voce e il corpo.

Intanto la duchessa aveva colto due magnifiche viole del pensiero e le infilava colla prestezza graziosa delle manine pallide e ingemmate, all'occhiello di Sua Eccellenza. Oh, signora duchessa! Amabilissima!... Il ministro, dopo tanti discorsi, tanta politica, tanto parlare e tanto caldo, respirava a larghi polmoni quell'aria libera.... e la bellezza, la fragrante giovinezza di Nora.

Fioretti si profuse in discolpe e scuse, e baciandole le dita ingemmate, promise che ve l'avrebbe condotta l'indomani, e la sera appresso, e tutte le sere! Quindi Nino si accommiatò, con molti inchini e baciamani; e Fioretti lo condusse sino alla porta. Chi è? domandò Nino. Una «lady» dell'aristocrazia, disse Fioretti. Divorziata. Deliziosa, disse Nino.

Perchè se Nunziata era placida e calma quando Nino era lontano, appena egli era presente essa sentiva che la sua vita tutta dipendeva da quell'amore, e che l'abbandono sarebbe stato per lei la morte. Stretto e sempre più stretto nelle bianche dita ingemmate, serrava l'uccelletto morto, narrando piano al suo stanco cuore che l'alata giovinezza era viva ancora...