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Giardini ignoti sotto cieli ignoti benedicenti!... Or tu rinasci, infante gaia, con pura bocca ancor fragrante di mistero, con puri occhi ancor vuoti di visïoni: occhi di maraviglia innocente, pel prato ch’è verde, pel cielo ove la nuvola si perde e il pesco che tremando s’invermiglia. Niuno ancora sul labbro ti baciò.

Nancy sedette e rispose alla lettera dell'Ignoto: «Il grande salone dorato è chiuso, e tiepido, e fragrante. Le lampade e il fuoco versano un lume pacato sulle pesanti tende di broccato, e sui floridi arabeschi del tappeto.

de le sue membra. Grida ella: Vittoria! E, d'un salto, si libera da le mie braccia e fugge, abbandonandomi. Vittoria! li orti echeggiano. Poi ella torna, perocchè ne l'animo sia pïetosa. Offrendomi la cara bocca, ancora tutta rorida de 'l succo, d'onde l'alito esce fragrante come su da 'l calice d'un fiore, dice: Baciami! Ed a lungo io la bacio; e tutti fremono, parmi, d'invidia li alberi.

Attraverso la piazza soleggiata veniva, ridendo sotto ai chiari parasoli, un gruppo di donne eleganti, affrettandosi verso il Casino colle chiare gonne rialzate a mostrare i tacchi alti e le calze traforate. L'aria era tiepida e fragrante. Scesero a sinistra nei giardini. Davanti a loro una gigantesca striscia di cobalto era il mare.

Nulla valse a smuovere quel disgraziato e, un mese dopo, Pasquale Barbosio, quarantenne e possidente, conduceva all'ara nuziale la graziosa Celeste Spada, fragrante come un bottone di rosa, fiera de' suoi occhi neri e dei suoi diciott'anni. La luna di miele fu breve ma dolcissima per Pasquale Barbosio.

Ma Eleonora aveva detto di amarlo! L'incanto era stato irresistibile! E ormai.... ormai era sua moglie, sua per sempre, e ormai egli aveva bisogno di quella donna così bionda, così bella! Aveva bisogno di quel tepore fragrante, di quelle braccia, fra le quali finiva per addormentarsi, esausto e deliziato. Del resto essa era buona e gli voleva bene e poi era troppo altera e orgogliosa.

Le ho parlato adesso dalla finestra in cucina. Come si chiama? chiese Nancy, slacciando fettuccie e bottoni del corpettino di sua figlia e baciandole la nuca tiepidetta e fragrante. Non so più. Me l'ha detto: è un nome piccolo e secco. Come una tosse. Nancy rise, e le ribaciò la nuca così grassetta e bianca e dolce.

Intanto la duchessa aveva colto due magnifiche viole del pensiero e le infilava colla prestezza graziosa delle manine pallide e ingemmate, all'occhiello di Sua Eccellenza. Oh, signora duchessa! Amabilissima!... Il ministro, dopo tanti discorsi, tanta politica, tanto parlare e tanto caldo, respirava a larghi polmoni quell'aria libera.... e la bellezza, la fragrante giovinezza di Nora.

Ma è una mela fragrante, dopo tutto, non una palla di guttaperca. Queste sono oramai per te, divo Terenzio Spazzòli. "Buono, quello! buono, quello!" e portalo a casa.

Capitolo IV. La vita alle Vaie. Venne il mattino, tiepido e fragrante mattino, uno di quelli che fanno così grato il muoversi, quando non si sta bene in un luogo, o si spera di trovar meglio, ma che per contro fanno così dolce il restare dove il soggiorno è piacevole. E il conte Gino Malatesti doveva andare a Querciola.