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Una monachina mi troverebbe pallido e dolcemente morto, come se in una visione amorosa io posassi inebbriato in un bagno di profumi, e mi preparerebbe la verginea bara della sua sacristia, la candela benedetta, la croce d'argento, il libro del de profundis, la corona bianca col velo a stelle di talco.... Sarebbe bella o brutta la monachina?... La monachina forse penserebbe: Egli aveva vent'anni!

manco felice, manco inebbriato è il sacerdote. Ogni parola che esca dalle labbra della dea, è una musica ineffabile; ogni sguardo che si posi su di lui, è un raggio di luce; l’alito che scende a carezzargli la fronte, è un’aura di paradiso; da tutta quella persona, dai veli che l’adornano, dall’aria stessa che la circonda, si svolge un incognito indistinto di mille odori, una soavit

E quella voce mi penetrava nelle vene, spossandomi, ravvolgendo con insidiosa lentezza il mio corpo inebbriato; anzi non l’ascoltavo nemmeno più: era una voce piena di gioia carnale, che si confondeva quasi al rumore del vento, al colore bianco delle stelle, a tutto il piacere infinito che stava per nascere in me...

Io lo chiedo ai giovani italiani. Quanti fra loro non hanno subìto la progressione di questi pensieri? Quanti fra loro non sentirono un palpito nell'anima, non balzarono di gioja generosa all'idea del pericolo? Chi è tra loro che non salutasse colla fede dell'avvenire il mattino, il fresco mattino, vegliato al sorgere sovra una rupe, colla bandiera al vento, la vedetta in distanza, un pensiero alla donna del suo core, e una palla pel primo soldato austriaco? Chi non ha inebbriato l'anima di questa poesia poesia d'azione, di vita, di moto in tutte le facolt

Pensò che aveva veduto Ginevra, udito il suono della sua voce, bevuto i raggi che sprizzavano que' grandi e profondi occhi verdi, che aveva respirata la sua aria, che era penetrato insomma e s'era inebbriato in quell'aureola di luce tiepida e di arcani effluvii che circonda una donna gentile.

Finalmente nelle mie vene ti sento, o turbolento Mare, o Mare avventuroso!... Eccoti in me, come io ti desidero!... Galoppa or dunque, sotto il tuo gran pennacchio romantico di scarmigliate nuvole... inebbriato galoppa nel mio cuor che s'allarga!... Aizza, aizza l'accanita muta delle tue tempeste abbaianti, e coi tuoi lampi le sferza, perchè feroci s'avventino contro le Stelle nemiche!...

Il Farinaccio, inebbriato dal rumore della propria facondia non meno che dagli elogi che da ogni lato gli piovevano addosso, e confidando, se ragione valeva, nello esito della causa, si dette buon tempo, secondo il suo costume, fino a notte avanzata fra i consueti compagnacci, e femmine di partito, non rifinendo di levare a cielo la castit

Ahimè! fra altre braccia, su altri seni inesplorati, il mio cuore pesante ancora s'abbandona, inebbriato, alla possente altalena dell'amore su cui un giorno ondeggiarono l'anime nostre con languore e violenza a volta a volta...

Non proseguire, Giacomo! -gridò la Gilda, impallidendo. Se ami qualcheduno o qualche cosa, al mondo, non proseguire! Ma Giacomo Pico, riscaldato com'era, inebbriato della sua collera, non le diè retta. Ah, voi credevate, proseguì egli, mentre faceva per la camera le volte del leone, che io potessi dimenticar quella donna? che io potessi acquetarmi a' suoi superbi dispregi?

Davide, guerriero in tutto il senso della parola, chiamato a succedere a quel valoroso quanto infelice monarca, inebbriato dai suoi successi dimenticò che un re ebreo doveva limitarsi a conquistare e a difendere il territorio che Dio aveva assegnato al suo popolo, si lasciò dominare dall’ambizione e compose una vera armata regolare.