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appiglio` se' a le vellute coste; di vello in vello giu` discese poscia tra 'l folto pelo e le gelate croste. Quando noi fummo la` dove la coscia si volge, a punto in sul grosso de l'anche, lo duca, con fatica e con angoscia, volse la testa ov'elli avea le zanche, e aggrappossi al pel com'om che sale, si` che 'n inferno i' credea tornar anche.

appigliò a le vellute coste; di vello in vello giù discese poscia tra ’l folto pelo e le gelate croste. Quando noi fummo l

Gli risposi immediatamente poche righe gelate. Dicevo che mi sarei stabilito altrove e che avrei dato incarico a un avvocato di trattare con lui la cessione di compropriet

Allora dalle labbra di quel prete il cui volto non aveva mutato colore, espressione, udii cader, gelate, asciutte, plumbee, feroci, queste parole: Ho altro adesso da fare; il mio caro indiscreto che sei. Lasciami dunque andar la stola una volta: tu me la insudici colle tue lagrime. O che credi di risuscitarla con queste pazzie. Lasciami andare ti dico. Non ti basta la messa!

appigliò a le vellute coste; di vello in vello giù discese poscia tra ’l folto pelo e le gelate croste. Quando noi fummo l

Segue un silenzio, dopo di che Caviglia la cui statura sembra altissima dominatrice come le cime gelate radiose e serene soggiunge: Tutti devono avere la mia sicurezza e il mio ottimismo. Il Piave non accenna a dimagrare. Mantiene da 24 ore la velocit

La triste comitiva però s'incamminò verso il forte del Faro, preceduta da quell'uffiziale comandante e seguita da qualche soldato sbucato dalla batteria in lor soccorso. Procedevano silenziosi, e fra quelle faccie vispe ed abbronzate avresti scorto il contrasto dei visi pallidi e smunti, il languore della persona e l'abbandono delle forze disegnavano su quelle fronti gelate dispetto e spavento!

M'introdussero nel salotto stesso dell'altra volta e mi dissero di aspettare la signora, che sarebbe venuta subito. Non osai domandare di miss Yves. Vi era ancora il vaso di fiori, ma senza rose, stavolta; v'erano le fotografie. Solo le sedie non erano al posto di quel giorno. Mi accostai al tavolino. Sentivo ancora il profumo de' suoi capelli, mi serravo sul petto le sue mani gelate.

Le trecce dell'acqua sembrano cavi metallici. Strappano le mie gambe gelate. Sento sulle ginocchia le zampine tremanti gelatissime della mia Zaz

Ma essa invece quella gentile a tale aspetto non meno degli altri era stata sorpresa dallo spavento. Delicata com’era, e pel grand’umidore venutole dalla pioggia che le aveva quasi gelate le membra, non ad altro anelò che a spingersi innanzi per trovare un ricovero.