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L'aria si andava raffittendo. I fiori della robinia mandavano effluvi dolcissimi; si sentiva, a distanza, il brusio della citt

Il profondo riposo della natura, i soavi effluvi diffusi dal notturno zeffiro, la vasta estensione dell'orizzonte e l'azzurro firmamento stellato rapivano in dolce estasi l'anima sua e la portavano gradatamente a quelle altezze sublimi donde le orme di questo mondo svaniscono.

All'ombra de' larici e degli alti pini, gustavano di una refezione frugale, bevendo l'acque di una sorgente vicina, e respiravano con delizia gli effluvi delle varie piante smaltanti la terra, o pendenti a festoni dagli alberi e dalle rupi.

Ho questi densi effluvî nel sangue, come un tossico inebriante ed omicida. Ho gli ossi che mi dolgono, come in chi si desti da lunga febbre. E il combattuto orrore ch’io credetti d’aver pur ieri ucciso, eccolo, è qui, m’abbranca il petto, il viso mi schiaffeggia, mi sputa, ecco, sul cuore.

Ciascuno di quei viaggiatori ebbe la propria impressione storica. Al Francese parve di respirar un'aria tutta pregna di effluvi merovingi. Alla zitellona sembrò di calpestar la polvere dei seguaci dell'interessante giovinetto svevo, venuto a morire in Italia sotto la mannaia di Carlo d'Angiò. Gli Inglesi credettero sentir un bisbiglio di voci dei guerrieri di Riccardo Cuor di Leone.

La forma maestosa e la ricca verzura dei cipressi, ch'ella trovava qui nella loro perfezione, l'altezza smisurata dei pini e dei pioppi, i folti rami dei platani, contrastavano coll'arte in quei giardini meravigliosi; i boschetti di mirto ed altre piante fiorite confondevano gli aromatici effluvi con quelli di mille fiori che smaltavano il terreno, e l'aria veniva rinfrescata dai limpidi ruscelli, serpeggianti fra i verdi pergolati.

Salivano fino a Cecilia Rigotti, immobile nella sua contemplazione, gli effluvi delle piante aromatiche e l'acuto odore dei gelsomini che si arrampicavano fra la verdura lucida, ai ferri della sottoposta finestra. Cecilia respirava con volutt

S'immagini una cappella sotterranea, riccamente illuminata, costrutta tutta di teschi, di scheletri, colle pareti formate di ogni maniera di ossami, e la si popoli di una folla di creature viventi, donne per la maggior parte e ragazze, signore in abiti di seta, dalle belle e vivaci fisonomie, che ridono e cinguettano in mezzo a tutto quell'apparato di morte, in quell'atmosfera impregnata di effluvi cadaverici, avviluppate nei vortici del fumo degli incensi.

Tutti i miei nervi acuìti s'esaltano agli effluvi eccitanti del catrame, e a quando a quando s'afflosciano nella fragranza mista miele dorato e nera liquirizia dei frutti rancidi o fradici!... Poi, l'odore selvaggio e crepitante del sandalo rilancia verso l'odio e la demenza il mio cuore, ebbro così da morire, che subito balza nel ballo tondo, come un negro piumato che pianga in una rossa ubbriachezza forata da bianche risate...

Tremò a quella vista, arrossì, e volle tornare indietro. Ma la dama si avvicinava sempre più e non gli venne fatto di uscirsene a quel modo; era affascinato, attratto verso di lei. Poco stante si sentì come travolto in quell'onda di arcani effluvi che emana da una donna amata, a cui ci troviamo per la prima volta vicini.