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«Povera anima, sai tu veramente che cosa sia onore, che, cosa infamiaproruppe Roberto. «Getta uno sguardo su i Baroni della corte di Manfredi; essi sono grandi, perchè i loro padri tradirono Guglielmo il Normanno: i loro figli si manterranno in grandezza nella corte dell'Angioino, perchè tradiranno Manfredi lo Svevo.» «Ah! questa è dura verit

Il giorno stabilito, mentre ebbro di amore faceva sferzare i cavalli che lo portavano al convegno, tutt'a un tratto il suo cocchiere svevo con gioia improvvisa agitò in aria il cappello e gridò, in francese, s'intende: Vive Napoléon! Rasente, in vettura, era passato un giovine cadetto wurtemberghese, dalla fisonomia napoleonica: uno dei figli di Gerolamo.

Morto Corrado Svevo, i tedeschi elessero a re loro, e cosí, giá incontrastabilmente nel fatto, re d'Italia e imperatore, Federigo I detto «Barbarossa», figlio di quel fratello di lui che aveva preteso all'imperio, e di Giuditta de' Guelfi Estensi. E riunite cosí in lui le due parti germaniche, rimasero pacificate allora e per alcun tempo.

Sciagurato! Non carezza materna acquietò mai il suo pianto; non bacio di padre lo rallegrò nei giorni della infanzia; egli non conobbe padre, madre. Sta nella vita come pianta nel deserto. Ricerca la sua memoria, e trova in quella la solitudine dell'intelletto: solo lontano lontano alcune rimembranze di sangue.... ma confuse, ma oscure per modo, che invano si sforza richiamarle più specialmente al pensiero. La sua anima arde quanto il sole sotto il quale egli nacque; la sua nascita lo affanna: un senso segreto di grandezza lo travaglia; anela una cosa che neppure egli conosce; vorrebbe con uno sguardo penetrare nei misteri della creazione, vorrebbe con un moto dominare i popoli della terra, vorrebbe essere un Dio con gli attributi dell'uomo, o un uomo con la scienza e la folgore di Dio. Ma l'alta fantasia, considerando il suo misero stato, sviene nello ardore della immagine; il suo cuore allora geme straziato dall'angoscia, sente tutto il tormento del delirio dell'ambizione. Forse questo fuoco avrebbe da gran tempo consumato la sorgente della vita, dove una forma di celesti sembianze non gli sorgesse nell'anima, e ne acquietasse alcuna volta le tempeste. Certo, quello è un amore disperato; e ben degno di lui. Il solo pensiero, se gli uomini potessero conoscere il pensiero, sarebbe punito. Uno scudiero osa sollevare lo sguardo alla figlia de' Re? Quali sono le sue speranze? Confida che la vergine del sangue svevo piegher

La vergine del sangue svevo, ignara da cui movesse quel sospiro, si volse al luogo donde era uscito per consolare l'afflitto; perchè in qual cosa mai consisterebbe gentilezza del cuore, se il grido della miseria fosse invano ascoltato?

Il pensiero dei casi avvenuti non permetteva a Rogiero di porre gran mente a quanto gli passava sott'occhio; si partiva anch'egli sospirando; si trovava all'aperta campagna, perchè, dopo l'assedio di Corrado lo Svevo, Napoli non aveva più mura; lasciò le redini sul collo del cavallo, e chinata la testa si abbandonò a dolorose meditazioni, senza punto badare dove lo trasportasse.

Quindi a poco a poco surse Manfredi, praticò col papa, e pugnò; e morto a Napoli Innocenzo, e rifatto pontefice Alessandro IV, gioviale, dice una cronaca , rubicondo, corpulento, non uomo da sostenere i disegni del fiero antecessore, lo Svevo, savio e animoso, a ripigliar lo stato si condusse.

Federigo, andando a Viterbo, incontra il Pontefice Adriano nei campi di Sutri. Era costume che i Regnanti Incontrando il Pontefice gli si prostrassero, gli baciassero il piede, gli tenessero la staffa, e la Ghinea per lo spazio di nove passi romani gli conducessero. Lo Svevo, sdegnando coteste cerimonie, si fa arditamente incontro ad Adriano, che lo respinge, e gli nega il bacio della pace.

Ciascuno di quei viaggiatori ebbe la propria impressione storica. Al Francese parve di respirar un'aria tutta pregna di effluvi merovingi. Alla zitellona sembrò di calpestar la polvere dei seguaci dell'interessante giovinetto svevo, venuto a morire in Italia sotto la mannaia di Carlo d'Angiò. Gli Inglesi credettero sentir un bisbiglio di voci dei guerrieri di Riccardo Cuor di Leone.